IL PROGETTO

In Veneto la sanità digitale “sposa” il Cup

Coordinato da Arsenàl.it, il progetto prevede che siano gli stessi medici a prenotare online le visite specialistiche dei pazienti. L’assessore Coletto: “Garantito risparmio annuo di 10 milioni di euro”

Pubblicato il 02 Nov 2015

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In Veneto la ricetta digitale fa da cornice alla sanità a chilometro zero. È l’ambizione di “Oltre il Cup”, progetto pilota coordinato da Arsenàl.it nell’ambito della realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico regionale. Definito dal presidente della regione Veneto, Luca Zaia, “un percorso di informatizzazione che, prima di tutto, semplificherà la vita degli utenti”, consentirà ai cittadini di evitare di mettersi in fila agli sportelli dei centri di prenotazione per fissare visite e prestazioni mediche.

Saranno i medici, infatti, ad effettuare per loro le prenotazioni attraverso un sistema informatico con dati certificati, nel pieno rispetto di privacy e sicurezza. Dunque nel momento decisionale il paziente potrà contare sulla valutazione del medico di fiducia che sarà in grado di dirgli con esattezza, ad esempio, se la data proposta per l’esame o la visita sia consona alle sue necessità terapeutiche. “Oltre il Cup farà in modo che spetti al sistema sanitario la presa in carico dell’esigenza dell’utente, che non è più solo davanti alla scelta di quando e come effettuare una visita o un esame diagnostico”, spiega il presidente di Arsenàl.it Claudio Dario. Un’iniziativa, questa, che si inserisce in un ventaglio di servizi sempre più mirati, “indirizzati a supportare il cittadino in un’ottica di sanità a chilometro zero”, riprende Dario. Addio agli spostamenti e alle code agli sportelli di prenotazione, dunque.

Ma non solo. “Una volta a regìme – fa notare l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto – questo sistema garantirà 10 milioni di euro l’anno di economie, che si aggiungeranno ai 19 milioni che già si risparmiano con la possibilità di scaricare i referti dal computer o dagli smartphone, e ai 3,3 milioni di minori costi che derivano dall’entrata a regime in tutto il territorio della ricetta digitale”. Una rivoluzione vera e propria, che vedrà la sperimentazione prendere il via a dicembre nel territorio dell’azienda Ulss 1 di Belluno. Un progetto la cui evoluzione verrà raccontata, con un taglio leggero, anche sul diario online “Sanità km zero” (sanitakmzero.it). Scrive Federica Sandri, project manager del progetto Fascicolo sanitario elettronico regionale all’interno di Arsenàl.it: “Questo blog parla di ricette digitali, ma non ha nulla a che fare con chef tecnologicamente evoluti”. L’idea di indossare gli inconsueti panni della blogger, come illustra ancora, “nasce dal fatto che nessuno meglio di chi lavora dietro le quinte può mettere nero su bianco il percorso che stiamo portando avanti”.

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