Industria 4.0, Firpo: “Entro il mese la strategia italiana”

Il dg per la politica industriale, competitività e Pmi del Mise: “Position paper subito in consultazione: a ottobre l’emanazione. In Italia grande offerta di servizi innovativi, ma langue la domanda. Il Governo vuole stimolarla con provvedimenti coordinati, dal patent box alla nuova Sabatini”

Pubblicato il 02 Lug 2015

firpo-stefano-mise-150701174130

“Stiamo preparando un documento di posizionamento sui temi dell’industria 4.0, che aiuti da una parte a dare un po’ di visione ‘lato italiano’ su questi argomenti, e dall’altro contribuisca a creare un po’ di dibattito e a raccogliere intorno a questo argomento, che implica investimenti e un ingaggio molto importante con l’industria italiana, per avanzare progetti e iniziative e spingere su questi orientamenti”.

Lo dice a CorCom Stefano Firpo, direttore generale per la Politica industriale, per la competitività e le Pmi al Ministero per lo Sviluppo economico, illustrando lo stato dell’arte della strategia italiana nel campo dei servizi innovativi e tecnologici a servizio dell’industria. Proprio mentre di parla del digitale come la quarta rivoluzione industriale, in grado di dare nuova spinta all’intero settore industriale consentendo un abbassamento dei costi di produzione e un miglioramento della produttività, indirizzata sempre più a essere personalizzata sulle esigenze dei singoli utenti, il Governo sta tentando di mettere a fattor comune i propri sforzi in questo campo per non perdere un “treno” che potrebbe essere particolarmente promettente per il made in Italy.

Firpo, qual è a questo punto la roadmap per il position paper italiano?

L’idea è di liberare una prima bozza del position paper adesso, in luglio. Uscire, metterlo in consultazione e a disposizione di tutti gli stakeholder, soprattutto nel campo dell’industria, prendere in considerazione i loro suggerimenti e chiudere il documento di posizionamento strategico per settembre-ottobre.

E una volta che sarà pronto?

Avrà il valore di offrire una visione strategica sulle applicazioni del digitale e delle nuove tecnologie nell’industria, su cui sarà possibile avviare un ingaggio forte con tutti gli stakeholder, per partire con iniziative concrete in grado di dare una spinta e un indirizzo all’intero settore.

E’ d’accordo con la visione che vede oggi un’offerta di servizi tecnologici già ampia, mentre a scarseggiare è la domanda di innovazione?

Sì, e senza toccare i temi dell’industria basterebbe portare come esempio il campo della Sanità: ormai nel nostro Paese esistono società che fanno servizi di telemedicina, servizi di e-health, grandi servizi sulle tecnologie ospedaliere. L’innovazione è fortissima, eppure di fronte a questa enorme quantità di offerta la domanda di innovazione, negli appalti della pubblica amministrazione, come nei modelli di gestione della sanità a livello regionale, è ancora molto modesta, e si continua ad andare avanti con micro-sperimentazioni. Ma l’obiettivo dovrebbe invece essere di “industrializzare” questi sistemi, e quindi applicare in pianta stabile nella sanità italiana tutta questa disponibilità di innovazione e tecnologia.

Il Governo sta cercando di coordinare le proprie iniziative per stimolare la domanda. Quali sono gli interventi più importanti?

Si è finalmente costruita una strumentazione di incentivazione agli investimenti innovativi molto importante, dalle startup innovative alle pmi innovative, con il credito d’imposta alla ricerca, il patent box che sta per essere emanato (l’adozione di un sistema fiscale agevolato sui proventi derivanti dallo sfruttamento di brevetti e di altri titoli di proprietà intellettuale, ndr), tutti gli strumenti di agevolazione fiscale agli investimenti, tipo la Guidi-Padoan e la nuova Sabatini. Si è messa a fattor comune una strumentazione molto importante per spingere la domanda agli investimenti. E poi adesso, come lato Mise, stiamo avviando tutti i bandi sulla ricerca, che avranno un forte orientamento sui progetti di innovazione e ricerca indirizzati all’industria sostenibile, intelligente, e anche alla fabbrica 4.0.

Quanto è importante il piano banda larga in questo contesto?

E’ fondamentale. Senza l’infrastrutturazione di banda si va poco lontano. E’ importante che quel piano sia capace di portare l’infrastrutturazione soprattutto dove serve, e in particolare sull’industria, nei grandi distretti di concentrazione dell’industria italiana.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati