Italiani affezionati alla tv, ma con un occhio sempre più attento alle notizie che arrivano dal web. Il piccolo schermo resta il canale privilegiato di informazione sul mondo del settore pubblico, ma l’online cresce in preferenza e affidabilità. Lo conferma l’indagine condotta dall’istituto Piepoli sul rapporto tra cittadini, pubblica amministrazione e nuovi strumenti di comunicazione (web, social network, chat). Il report è stato presentato oggi a Roma, in occasione della conferenza stampa per il lancio del PA Social Day, primo evento nazionale dedicato alla comunicazione pubblica sul web in programma il 6 giugno.
Secondo i dati raccolti dalla ricerca, quasi un cittadino su due si aspetta di trovare su siti web e social network informazioni da parte della pubblica amministrazione. L’aspettativa cresce al diminuire dell’età, con il 60% degli utenti tra i 18 e i 54 anni desiderosi di informarsi online. Più di quattro italiani su dieci si fidano delle notizie che ricevono sul web dalle amministrazioni. Nella fascia 18-54 anni il dato supera il 50%, raggiungendo lo stesso valore della televisione. I social sono percepiti anche come un’ottima occasione di lavoro: la pensano così sei italiani su dieci. Il 48% della popolazione ha fiducia nelle informazioni fornite dalla pubblica amministrazione e il 90% chiede maggiore possibilità di partecipazione e informazioni in tempo reale.
Social e siti web non sono più strumenti di informazione per soli giovani. “Gli italiani portano il web sul secondo gradino del podio dell’informazione pubblica – sottolinea Livio Gigliuto, direttore dell’Istituto Piepoli – social e siti web sono secondi solo alla televisione. Dagli italiani arriva un invito alla pubblica amministrazione a stare sempre di più dove i cittadini vogliono incontrarla, farsi trovare senza farsi cercare, accorciare le distanze”. Nonostante le fake news, la fiducia nelle informazioni diffuse sul web è elevata. Il web è diventato punto di riferimento, almeno per gli italiani fino ai 54 anni di età.
“È ormai evidente – spiega Francesco Di Costanzo, presidente dell’associazione PA Social – che web, social network, chat sono straordinari strumenti di servizio pubblico, mezzi scelti dagli italiani per informazioni e servizi nella quotidianità, anche nel rapporto con enti e aziende pubbliche. Oggi dobbiamo impegnarci sulla qualità dei servizi e delle informazioni, sull’affidabilità, sull’innovazione, sul riconoscimento delle nuove figure professionali, sull’organizzazione, per rendere normale questa rivoluzione sempre più concreta”.
Il 6 giugno un’intera giornata sarà dedicata agli obiettivi della nuova comunicazione pubblica. L’evento, organizzato dall’associazione PA Social, si terrà in contemporanea in 17 città: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Pescara, Roma, Torino e Trieste.