L’avvento dell’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche la PA. L’utilizzo di algoritmi per prendere decisioni che riguardano la sfera pubblica si fonda sulla possibilità di garantire una maggiore efficienza e neutralità.
Nel suo saggio “Automazione, intelligenza artificiale e pubblica amministrazione: vecchie categorie concettuali per nuovi problemi?”, Isaac Martìn Delgado, docente dell’Università Castilla-La Mancha che studia da anni questa trasformazione, evidenzia che pur essendo vero che l’amministrazione digitale non consiste solo nell’incasellare gli strumenti tecnologici nelle griglie del diritto amministrativo ma con-duce a rivedere i parametri di visione ed inquadramento della realtà, i principi generali che il diritto ha creato (trasparenza, pubblicità, legalità, responsabilità) devono rimanere la bussola. Serve dunque trovare un equilibrio nuovo fra tecnologia e diritto: in definitiva, “umanizzare la macchina”.
Il convegno Inps e Università “Foro Italico”
Per analizzare questa profonda trasformazione, Inps e Università degli Studi di Roma “Foro Italico” – Centro Studi di Diritto ed Etica organizzano il 4 luglio (dalle 16 alle 19.30) e il 5 luglio 2024 (dalle 9 alle 17.30), a Roma nella sede di Palazzo Wedekind, nella Sala Angiolillo, il convegno “Intelligenza artificiale amministrativa (IAA). Principi e regole per l’esercizio delle funzioni pubbliche”.
L’evento è organizzato nell’ambito del Progetto Prin 2022 “Artificial Administrative Intelligence for territorial equality. Operative research over the public interest and the protection of persons in the face of the evolutions of digital era”, nel quale operano le unità di ricerca dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Università degli Studi del Sannio.
Terracciano: “Serve una carta dei principi per l’amministrazione algoritmica”
Gennaro Terracciano, docente dell’Università “Foro Italico” di Roma, tra gli organizzatori dell’evento, spiega a CorCom perché è necessario oggi accendere i riflettori su AI e amministrazione pubblica.
“Oggi di AI si parla ovunque ma è ancora poco esplorato e analizzato l’impatto che gli algoritmi hanno sul procedimento amministrativo e sull’esercizio delle funzioni pubbliche – sottolinea – L’attenzione è infatti ancora tutta concentrata sugli aspetti etici e giuridici che la Ue ha messo nero su bianco nell’Artifcial Intelligence Act”.
C’è però un “sommerso” di applicazioni e sistemi innovativi basati sull’AI che vengono già usati nella PA per facilitare le funzioni pubbliche, le attività degli uffici e l’accesso ai servizi da parte dell’utenza.
“Si tratta di soluzioni ancora non governate, non programmate e non messe a sistema – evidenzia Terracciano – Ecco perché eventi come questo possono aprire il dibattito e un confronto tra le parti interessate, focalizzando l’attenzione su tre settori chiave per i progetti innovativi: sanità beni culturali e turismo, territori”.
E diventando un trampolino di lancio per una regolazione dell’AI nella PA. “Ad oggi abbiamo solo l’AI Act europeo mentre l’Italia si sta avviando ad emanare un ddl su intelligenza artificiale e cybersecurity, che però non riguarda in modo specifico la funzione pubblica. Per la quale servono criteri in grado di salvaguardare i principi chiave di autorità e libertà, in un contesto dove l’AI sarà sempre più diffusa. Serve una carta dei principi e criteri da applicare all’amministrazione algoritmica che fungano da regole concrete per gli amministratori”.
I relatori
All’iniziativa prenderanno parte oltre 40 relatori nazionali e internazionali: filosofi, teologi, tecnici, giuristi, magistrati, rappresentanti governativi ed esponenti di istituzioni pubbliche e autorithies operanti nel settore, che si confronteranno in una prospettiva interdisciplinare, coniugando un approccio scientifico con una visione concreta orientata alle quotidiane dinamiche dell’attività della pubblica amministrazione.
Tra gli speaker anche il presidente di Digital360, Andrea Rangone.
I temi sul tavolo
L’obiettivo delle due giornate di studi è quello di indagare, anche in una ottica europea, le peculiarità di un sistema di principi e criteri giuridici inerenti all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale alla funzione pubblica.
Sarà esaminato, in un’ottica saldamente antropocentrica che tuttavia non può disconoscere l’impatto dirompente e rapidissimo di quella che può definirsi una nuova “era digitale”, il luogo del “farsi” del potere pubblico come servizio ai cittadini: il procedimento amministrativo.
Questi gli interrogativi che rappresentano il fil rouge dell’evento: sono necessarie norme e criteri specifici per l’azione amministrativa per il tramite dell’intelligenza artificiale? Sono sufficienti i presidi, i criteri e le garanzie approntate dalla legge 241/1990 e dal complesso di norme a essa collegate?
Nell’ultima sessione (5 luglio, alle15), si discuterà dell’elaborazione di una “Carta dei principi e criteri dell’intelligenza amministrativa artificiale”.
Sarà dedicato agli atti del convegno uno speciale numero monografico della rivista scientifica di Diritto amministrativo di Fascia A Anvur “Amministrativ@mente”, che sarà integrato anche con un’apposita call for papers.
Come partecipare al convegno
L’evento, che si svolgerà in presenza, su invito, e sarà fruibile da remoto, previa registrazione, è realizzato in collaborazione con l’Associazione Europa, organizzazione con status partecipativo presso il Consiglio d’Europa, ed è patrocinato dal Dipartimento per la trasformazione digitale, dal Dipartimento della funzione pubblica, dal Ministero dell’Interno, dall’Inail, dall’Istat e dalla Fondazione Lottomatica.
L’evento, al quale sarà possibile iscriversi compilando il seguente form, è consultabile nel dettaglio attraverso il Programma Convegno IAA.