Accolto l’appello levato ieri da Assosoftware: a causa delle difficoltà tecniche ancora persistenti, il termine ultimo per la trasmissione degli elenchi Intrastat relativi al mese di gennaio 2022 è ufficialmente prorogato a lunedì 7 marzo. La scadenza originaria del 25 febbraio si è infatti scontrata con le forti criticità nella compilazione e invio dei modelli registrate dai soggetti che eseguono acquisti o cessioni di beni all’interno dell’Unione Europea: un problema dovuto in parte alle novità fiscali e in parte alle anomalie informatiche.
L’ultimo atto della vicenda porta la data di oggi e riguarda la proroga decisa dai direttori dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dell’Agenzia delle entrate, d’intesa con l’Istituto nazionale di statistica, “in ragione della sussistenza di difficoltà tecniche relative alla regolare e tempestiva esecuzione della trasmissione telematica degli elenchi”. Alla luce della novità, gli elenchi riferiti alle operazioni di gennaio 2022 si devono inviare tramite il sistema telematico EDI (Electronic Data Interchange) all’Agenzia delle Dogane direttamente dal suo sito, mentre chi è abilitato ai servizi telematici Entratel o Fisconline dell’Agenzia delle Entrate può utilizzare questi canali (anche per mezzo di intermediari abilitati). Per la prima volta, nell’operazione si deve tenere conto della Determinazione ADM-ADeR n. 93869 dello scorso 23 dicembre 2021.
Denuncia delle operazioni intracomunitarie B2B
Il modello Intrastat è una dichiarazione che riporta le operazioni intracomunitarie di vendita e acquisto effettuate da un titolare di partita Iva in un dato periodo di tempo. Le fatture da riportare in questo modello sono quelle intracomunitarie che sono state emesse o ricevute da titolari di partita Iva (ovvero solo le operazioni B2B) per cui sono stati corrisposti dei pagamenti, spediti dei beni da un Paese all’altro o prestati servizi a un residente del paese estero.
Ieri l’appello di Assosoftware
Le novità, anche in termini di informazioni da indicare in fase di compilazione (es.: paese di origine della merce) hanno richiesto modifiche alle procedure e ai flussi telematici, con la conseguente generazione di anomalie tecniche e informatiche riscontrate dagli operatori: proprio ieri, con un comunicato ufficiale, AssoSoftware aveva denunciato infatti che i sistemi di controllo e di accettazione dell’Agenzia delle Dogane e dell’Agenzia delle Entrate presentavano anomalie che rendevano impossibile inviare i modelli in scadenza.