Stanziati 6 milioni per il 2020, 8 milioni per il 2021 e 10 milioni dal 2022 per il rafforzamento strutturale dei processi di innovazione tecnologica e di digitalizzazione di competenza del Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri. E’ una delle novità contenute nell’ultima bozza di legge di Bilancio. Inoltre la norma stanzia altri 5 milioni annui per il biennio 2020 e 2021 per l’avvio della realizzazione delle azioni, delle iniziative e dei progetti connessi e strumentali all’attuazione dell’Agenda digitale italiana, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea, nonché per le azioni, le iniziative ed i progetti di innovazione e delle connesse attività di comunicazione.
Il pressing di Paola Pisano ha dunque funzionato: il Dipartimento da lei guidato avrà fondi – saranno sufficienti? – quantomeno per dare sprint ai tre progetti chiave dell’Agenda digitale: Spid, Anpr e PagoPA.
Come spiegava CorCom fatta la governance adesso Pisano è alle prese con la sfida risorse. Anche di personale.
Sul fronte personale, in audizione alla Camera, la ministra ha evidenziato di avere attualmente a disposizione solo 40 risorse – quelle del Team Digitale guidato da Luca Attias – che andranno a confluire nel neonato Dipartimento per la Trasformazione digitale. “Troppo poche”, ha detto Pisano anche tenuto conto che Diego Piacentini, nella relazione stilata alla fine del suo mandato da commissario straordinario, aveva stimato un fabbisogno di almeno 500 risorse. Un numero molto lontano da quello attualmente a disposizione. È possibile che con le risorse previste dalla legge di Bilancio il Dipartimento potrà dare il via ad assunzioni.