Continua lo scontro tra il ministro Brunetta e i sindacati autonomi
dei medici. Dopo le
dichiarazioni del ministro che riteneva infondate le critche
mosse al provvedimento che rende obbligatorio l'invio
telematico dei certificati di malattia, lo Snami parte al
contrattacco e bolla come "incaute e fantasiose" le
affermazioni dell'inquilino di Palazzo Vidoni.
"Vorremmo sapere con chi e quando è stata concordata la
trasmissione elettronica all'Inps? – chiede il presidente dello
Snami, Angelo testa -. Quando sono stati affrontati tutti i
problemi e addirittura, risolti? Mi sembra giusto che a tali
affermazioni, seguano le giuste assunzioni di
responsabilità".
Per quanto riguarda invece le affermazioni sugli incentivi
percepiti dai medici di famiglia per informatizzarsi Testa precisa:
"E' possibile dire di tutto, ma da dove salta fuori che il
medico percepisce nove euro a paziente come indennità di
informatica?
Magari fosse vero. Tra l'altro metterei in evidenza, in barba
al dichiarato risparmio dei 500 milioni di euro, per rilasciare
copia cartacea dei certificati e dell'avvenuta trasmissione
agli aventi diritto, si continuerà a usare la carta, continuando
in un comportamento altamente dispendioso ed antiecologico".
Ma questo non viene detto "perché saranno i medici a
rimetterci anche i costi della carta dei toner".
Inoltre la risposta al rilievo secondo i quali molti medici non
hanno strumenti adeguati per la trasmissione online, non convince i
medici dello Snami. "E' veramente grottesca la storia dei
call center.- rimarca Testa -. Per aiutare il medico anziano o
nelle zone del Paese dove non sarebbe possibile collegarsi alla
rete, che sono moltissime e non pochissime questi call center
raccoglierebbero i dati di ciascun certificato di malattia per poi
elaborarlo a nome del medico in difficoltà. Sono sconvolto".