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La cartella esattoriale si paga online, via all’intesa Equitalia-Cbi

Secondo quanto risulta a CorCom il servizio sarà operativo la prossima primavera. Punto di riferimento la piattaforma C-bill sviluppata dal braccio informatico dell’Abi

Pubblicato il 04 Feb 2015

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La cartella esattoriale? Si potrà pagare anche online. Il servizio, salvo intoppi, potrebbe essere disponibile già a partire da marzo. Grazie all’accordo recentemente raggiunto tra Equitalia e il Consorzio Cbi, braccio operativo dell’Abi per la digitalizzazione dei servizi bancari, presto i contribuenti italiani avranno la possibilità di saldare le proprie pendenze con il Fisco comodamente seduti davanti al pc, attraverso l’home banking.

Il software informatico tramite il quale l’82% delle banche italiane offrirà questo servizio sarà anche in grado di calcolare automaticamente gli eventuali interessi di mora maturati dal cittadino.

Un vantaggio non di poco conto, fanno notare gli addetti ai lavori, che azzererà i margini d’errore, visto che non sono infrequenti sbagli nei conteggi da parte dello stesso contribuente, che spesso si ritrova così al centro di estenuanti contenziosi con Equitalia.

Mancano ancora conferme ufficiali sulle tempistiche di avvio, ma, secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni, già in primavera le cartelle esattoriali potrebbero essere saldate via web.

Un team di professionisti di Equitalia e del Consorzio Cbi sarebbe al lavoro per definire gli ultimi dettagli legali dell’operazione.

Si arricchisce dunque l’offerta di servizi della piattaforma C-bill, messa a punto dal Consorzio Cbi, a cui aderiscono quasi 500 istituti di credito del Belpaese, e che consente ai correntisti il pagamento online delle bollette, utenze e conti spesa emesse da utilities e pubbliche amministrazioni.

L’ultima tassa in ordine di tempo a “sbarcare online” è stata il canone Rai. Da quest’anno, l’Agenzia delle entrate ha riscosso i pagamenti anche tramite C-bill. Tuttavia i bollettini pagati via web sono stati nell’ordine di qualche migliaio. Numeri ancora poco significativi, ma probabilmente destinati a crescere, visto che il servizio è stato appena lanciato.

I dati complessivi degli utenti che scelgono l’online, del resto, lasciano ben sperare. Da dicembre 2014 a fine gennaio di quest’anno, quindi in soli due mesi, il numero di operazioni effettuate via C-bill sono quasi triplicate, passando dalle 120mila dichiarate a fine novembre alle attuali quasi 340mila, per un controvalore di oltre 48 milioni di euro.

Tra le grandi aziende pubbliche e private che hanno dato la possibilità ai propri clienti di utilizzare il conto bancario online per pagare le utenze, spiccano al momento Enel energia, Enel servizio elettrico, la Rai, il Consorzio della bonifica Renana e, tra le pubbliche amministrazioni, la Usl 8 di Arezzo.

Tuttavia, il novero di attori coinvolti è destinato ad allargarsi, includendo sempre più le PA. Proprio di recente la regione Veneto e il Comune di Feltre hanno avviato una sperimentazione con il consorzio Cbi, che ha dato via libera al pagamento di alcune tasse regionali, comunali e del bollo auto attraverso la piattaforma C-bill. Gli accordi con le istituzioni pubbliche sono, quindi, in predicato di aumentare.

“È prevista a breve l’adesione di altri fatturatori, tra aziende private e pubbliche amministrazioni”, commenta Liliana Fratini Passi, Direttore generale del Consorzio Cbi. “Per quanto riguarda invece gli istituti finanziari, al momento sono già 492 – pari all’82% dei consorziati CBI – quelli che offrono questi servizi, mentre altri 11 lo stanno attivando”, conclude Fratini Passi.

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