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La GenAI pronta a debuttare al Parlamento: 29 progetti candidati per la svolta



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Elaborati da università e centri di ricerca sono frutto della manifestazione di interesse lanciata dalla Camera. La vice presidente Ascani: “Risposta importante per quantità e qualità delle proposte”. Dalla predisposizione di documentazione per i deputati alle proposte di legge e di atti di indirizzo e controllo: via a una commissione tecnica per valutare le iniziative, la premiazione entro luglio

Pubblicato il 4 giu 2024



ASCANI

Sono in tutto 29, provenienti da almeno 15 centri di ricerca e università italiane, i progetti candidati alla Camera dei deputati per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa in ambito parlamentare. I numeri emergono a seguito della conclusione della Manifestazione di interesse lanciata il 14 febbraio in un evento dedicato ai lavori del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione, guidato dalla vice presidente della Camera Anna Ascani.

I temi esplorati dall’iniziativa

“La risposta alla call”, spiega la stessa Ascani, “è stata molto importante, per numero di progetti presentati e per qualità delle proposte, dimostrando il diffuso interesse e la volontà comune di cogliere le opportunità che l’intelligenza artificiale generativa può introdurre, non come sostitutiva delle persone, ma come supporto al lavoro parlamentare. Ringrazio chi ha aderito, mettendo così al servizio dell’istituzione la propria competenza e le proprie idee”.

Gli ambiti nei quali la Camera ha aperto al confronto con la comunità degli studiosi e dei ricercatori riguardano tre settori: la definizione di strumenti a supporto delle attività di predisposizione della documentazione per i deputati; l’identificazione di tool per migliorare i processi di redazione delle proposte di legge e di atti di indirizzo e controllo; e una serie di idee per favorire l’accesso all’attività parlamentare da parte dei cittadini in modo più completo e inclusivo.

Tra i soggetti che hanno partecipato ci sono gli atenei di Torino, Bologna, Brescia, Milano (Politecnico e Statale), Modena, Napoli (Statale e Suor Orsola Benincasa), Pisa (Statale e Sant’Anna), Roma (Sapienza, Roma Tre e Luiss), Salerno nonché l’Istituto italiano di tecnologia di Genova. Ora il Comitato insedierà una commissione tecnica per valutare i progetti. Al termine si procederà alla premiazione, prevista entro luglio.

Le attività che saranno supportate dall’AI

L’iniziativa ha preso il la dal manifesto “Verso un Parlamento 4.0”, che punta ad avviare un percorso innovativo e virtuoso. Come? Utilizzando l’AI generativa per smaltire e accelerare i lavori parlamentari. In questo senso, l’Italia fa da apripista, essendo tra le prime a percorrere questo tipo di sperimentazione per affrontare i diversi problemi dell’attività legislativa, a partire dalla sovrapposizione normativa.

I sistemi di AI generativa possono offrire un notevole supporto per semplificare tutto il lavoro di ricerca e di selezione delle corrette informazioni, evitando possibili duplicazioni e contraddizioni nell’attività di redazione dei testi. La Camera dei deputati, inoltre, produce dossier tematici di supporto ai progetti legislativi e anche in questo campo l’apporto dell’intelligenza artificiale dovrebbe risultare strategico.

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