Far convergere le iniziative innovative messe in campo dalla
Pubblica amministrazione con quelle “diffuse” dedicate a
cittadini e imprese. È questo l’obiettivo dei nuovi documenti
strategici elaborati dal ministero della PA e Innovazione che
unificano le strategie dei due maxi piani di modernizzazione del
sistema Paese, ovvero E-gov 2012 e i2010.
“Si tratta di documenti che completano e ammodernano il
portafoglio di politiche per l’innovazione attraverso
un’importante opera di semplificazione legislativa, normativa e
amministrativa, il coordinamento tra le politiche
dell’innovazione in capo ai diversi ministeri e il supporto alle
politiche di innovazione delle singole Regioni – spiegano da
Palazzo Vidoni -. La rinnovata strategia del ministro Renato
Brunetta è perfettamente coerente sia con la Digital Agenda, erede
della strategia i2010 lanciata nel 2005 dalla Commissione Europea
per promuovere la società dell’informazione e dei media, sia con
la Innovation strategy che l’Oecd (Organisation for Economic
Co-operation and Development) ha promosso per identificare
nell’innovazione l'elemento chiave per lo sviluppo economico
internazionale dei prossimi anni, puntano all'apertura del
mercato europeo e alla creazione di nuove opportunità di servizi
online, come scelte necessarie per accelerare la diffusione delle
nuove tecnologie e per migliorare la competitività”.
In concreto la convergenza punta riunificare il mercato sia sul
lato dell’accesso da parte del cittadino – così come previsto da
i2010 – sia sul lato dei servizi offerti della PA, come recita
E-gov 2012, in linea con l'Agenda Digitale europea. Primo passo
sarà il rafforzamento della multicanalità, come spiega Fortunato
Lambiase, consigliere per le Relazioni Istituzionali del ministro
Brunetta.
“Già oggi l’utente dialoga con l’amministrazione via
telefono fisso grazie a Linea Amica, via cellulare tramite il
servizio ViviFacile, a cui è associato anche un sito ad hoc, e via
sportello pubblico, oppure privato aderente a Reti Amiche –
puntualizza Lambiase -. Quello che noi faremo è rafforzare quel
filo rosso che unisce tutti questi canali per renderli ancora più
facilmente accessibili”. Ad esempio migliorando e ampliando i
servizi Web di Linea Amica oppure andando finalmente a sviluppare i
servizi interattivi pubblici tramite Tv digitale terrestre che sono
ancora in fase embrionale.
Con un occhio particolare al digital divide, soprattutto culturale.
“La multicanalità integrata permette ognuno di utilizzare il
canali di comunicazione che preferisce – conclude Lambiase -.
All’anziano che non sa usare il Pc verrà garantita una presenza
capillare di sportelli sul territorio e ai digital natives
l’accesso via Web o via cellulare. Il risultato dovrà comunque
essere una maggiore efficienza nell’erogazione del servizio”. E
qui entra in ballo E-Gov 2012 con l’adozione e integrazione di
servizi innovativi nella Scuola, nella Sanità e nella Giustizia,
nonché con un rafforzamento del Sistema Pubblico di Connettività
per una migliore governance delle domanda pubblica e garantire
l’interoperabilità.
In questo contesto un ruolo importante lo giocherà l’Agenzia per
la Diffusione delle Tecnologie che potrà agire nell’ottica di
una implementazione dei progetti innovativi, anche attraverso la
creazione di nuovi Centri di competenza con le imprese tramite
forme di finanziamento pubblico-privato oppure di natura
comunitaria.