Le decisioni dei giudici? Arrivano via e-mail

Da gennaio 2011 i servizi digitali della Giustizia sul portale Vivifacile: gli avvocati riceveranno sentenze e ordinanze via posta elettronica e sms. il ministro Alfano: “Progetto a costo zero”

Pubblicato il 06 Dic 2010

Continua l’opera di digitalizzazione della Giustizia da parte dei
ministri Brunetta e Alfano che
lanciano sul portale Vivifacile (www.vivifacile.gov.it) i
servizi destinati a uno dei comparti più delicati della PA
italiana,

Dal prossimo mese di gennaio gli avvocati riceveranno gratuitamente
sul loro terminale o sul telefono cellulare gli avvisi relativi
alla decisione del giudice (decreto, ordinanza o sentenza). Gli
adempimenti necessari per l’attivazione del servizio sono
semplici, fanno sapere dal ministero della PA e Innovazione:
fornire alle cancellerie gli elenchi degli avvocati aggiornati con
tutti i contatti e numeri utili (adempimento obbligatorio per legge
a carico del Consiglio Nazionale Forense); inserire, al momento
dell’apertura del fascicolo a cura dell’avvocato, la richiesta
di notifica degli atti attraverso Sms o Posta Elettronica
Certificata (obbligatoria per i professionisti). Le prestazioni
online di Vivifacile non sono riservate esclusivamente ai
professionisti: possono fruirne – previa registrazione – anche
i cittadini per ottenere i certificati per uso privato.

La piattaforma Vivifacile è operativa già da tempo con i servizi
rivolti alle scuole e agli automobilisti. Con l’estensione agli
uffici giudiziari si coprono dunque anche tutti i procedimenti
civili di contenzioso, volontaria giurisdizione, esecuzioni civili
e giudici di pace. Il passo immediatamente successivo sarà
l’allargamento dei servizi anche a tutti i procedimenti
penali.
“Il servizio Vivifacile – spiega Brunetta – oltre a rendere le
comunicazioni immediate, alleggerisce notevolmente il lavoro delle
cancellerie poiché saranno sollevate dalle operazioni di controllo
relative alle richieste degli avvocati"
A fargli eco il ministro della Giustizia Alfano che ricorda:
"Non si tratta di fare investimenti ex novo, di ripartire da
zero, semmai e all’opposto, di mettere a frutto e a sistema gli
investimenti già fatti e la dotazione informatica già presente
negli uffici”.

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