Tocca quota 3,7 miliardi di euro il valore degli acquisti effettuati al 31 marzo 2021 tramite gli strumenti Consip – convenzioni, accordi quadro, Mepa, Sdapa – nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti che la società gestisce per conto del Mef. Il risultato è pari ad un incremento del +15,4% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Nel dettaglio, le amministrazioni, con gli oltre 101mila “centri di spesa” abilitati al sistema, hanno concluso circa 156mila ordini d’acquisto (+9% vs stesso periodo 2020) attraverso almeno una delle 92 iniziative attive (di cui oltre l’80% con requisiti “green”).
Valore delle gare e fornitori
I fornitori aggiudicatari di gare o abilitati agli strumenti Consip sono oltre 146mila e di questi il 99% sono micro, piccole e medie imprese.
Sempre nel corso dei primi tre mesi del 2021, il valore delle gare bandite è stato di 1 miliardo di euro e il valore aggiudicato di 0,9 miliardi di euro.
In crescita anche le gare in modalità Application service provider, per le quali Consip rende disponibile la piattaforma di negoziazione per acquisti autonomi delle amministrazioni. Nei primi tre mesi del 2021 sono state bandite 314 gare (236 nello stesso periodo del 2020), per un valore di 1,2 miliardi di euro.
Il Mepa risulta inoltre lo strumento più usato da Comuni: è di 2,7 miliardi il valore degli acquisti effettuati nel 2020 dai soli Comuni italiani sugli strumenti di e-procurement Consip (18% del totale). Il Mercato Elettronico della PA – fa sapere Consip – è lo strumento più utilizzato dai Comuni, con il 62% degli acquisti complessivi (1,7 mld vs 2,7 mld).
“La semplicità d’uso – sottolinea Consip – l’ampia offerta merceologica di beni, servizi e lavori di manutenzione, la rapidità di espletamento delle procedure rendono il Mepa lo strumento più idoneo per la maggior parte degli acquisti dei Comuni – di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitaria – e di gran lunga il più utilizzato”: nel 2020 i Comuni hanno acquistato sul Mepa per un valore doppio rispetto alle Convenzioni, secondo strumento più usato.
Infine, oltre il 90% dei comuni italiani è risultato attivo sul Mepa nel 2020 effettuando almeno una transazione. In 14 regioni la % di comuni attivi sul Mepa rispetto al totale dei comuni della Regione è superiore al 90%.