“L’approvazione definitiva dello Statuto dell’Agenzia per l’Italia Digitale segna un passaggio importante per l’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana definendo un processo di governance chiaro e stabile nell’azione dell’Agenzia e nell’indirizzo strategico della Presidenza del Consiglio”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Con queste parole il premier Enrico Letta mette fine alle polemiche sulla governance dell’Agenda, considerata da più parti troppo frammentata ora – appunto – sotto il cappello di Palazzo Chigi che si prende carico dell’indirizzo strategico.
“Già da mesi l’Agenzia è attiva e impegnata nell’attuazione delle priorità definite dalla Presidenza del Consiglio per l’Agenda Digitale”, ricorda la nota facendo capore, tra le righe. che c’è un endorsement chiaro al lavoro avviato da Agostino Ragosa in qusti mesi.
“Con la registrazione da parte della Corte dei Conti dello Statuto e del decreto di trasferimento delle risorse – conclude la nota – si porta a compimento la fase di avvio del programma dell’Agenda Digitale e si formalizza l’assetto istituzionale per la sua attuazione”. Per il funzionamento di Agid sono state trasferiti circa 15 milioni di euro che erano in pancia agli enti soppressi: circa 10 milioni in DigitPA e circa 5 nell’Agenzia per l’Innovazione.
“La creazione di una governance chiara per l’Agenda Digitale era una delle condizioni necessarie alla sua attuazione – sottolinea mister Agenda digitale, Francesco Caio – Sono molto soddisfatto del fatto che, grazie alla fattiva collaborazione della Segreteria Generale della Presidenza del Consiglio e della stessa Agenzia, si sia riusciti a completare questo processo, introducendo nello Statuto un Comitato di Indirizzo che garantirà l’allineamento tra la visione strategica della Presidenza del Consiglio e le priorità operative dell’Agenzia”.
Dopo 18 mesi di attesa l’Agenzia per l’Italia digitale diventa finalmente operativa. In queste settimane la magistratura contabile ha passato al setaccio la sostenibilità finanziaria di due punti: quello relativo alla dotazione organica dell’ente e la facoltà di nominare nuovi dirigenti da parte del dg Agostino Ragosa.
Come scritto dal nostro giornale, lo statuto di Agid è stato inviato alla magistratura contabile lo scorso 9 gennaio. Per l’approvazione dello statuto Palazzo Chigi opterà per una procedura d’urgenza (quella standard richiede invece fino a 60 giorni, con il principio del silenzio-assenso).