Costi di gestione abbattuti e performance più efficienti. E’ questo il risultato del progetto di unificazione dei cinque Centri di Elaborazione Dati del Dipartimento Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi (Dag) del Ministero dell’Economia e delle Finanze in un nuovo centro con sede presso Sogei.
“Il progetto, reso possibile grazie alle strutture e all’esperienza dell’azienda partner tecnologico del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Direzione Sistemi Informativi e Innovazione del Mef, è stato avviato nel 2013 con obiettivi ambiziosi e, si inserisce tra le iniziative di spending review adottate dalla Pubblica Amministrazione – ha spiegato l’Ad di Sogei in occasione dell’attivazione del nuovo data center – La revisione della spesa, infatti, è una razionalizzazione che coinvolge ogni comparto della ‘macchina’ pubblica, non soltanto i grandi aggregati di spesa, attraverso interventi mirati, volti a migliorare l’efficienza dei servizi”.
L’unificazione dei Ced del Dag, ha consentito di ridurre sensibilmente i costi di gestione IT che nel 2013 sono ammontati ad oltre 12,5 milioni di euro mentre oggi si fermano a 8,6 milioni, con un risparmio del 31,2%. Se si considera che senza relocation i costi nel 2015 avrebbero raggiunto i 15 milioni, i risparmi ottenuti sono ancora più consistenti.
“Con il Ced unico è stato ridotto di quasi il 60% lo spazio attrezzato e dell’80% il numero delle macchine fisiche grazie ad una processo massiccio di virtualizzazione – ha proseguito Cannarsa – Tutto questo ha permesso una minore spesa per bollette elettriche del 67%, un ulteriore risparmio che va ad aggiungersi a quello dei costi gestionali.
L’attivazione del Ced unico è stata presentata nel corso di una iniziativa organizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dal titolo ‘’ Razionalizzazione, risparmio e innovazione nell’IT della Pubblica Amministrazione – Il caso di successo del consolidamento dei cinque centri dati Dag MEF”, che si è svolta oggi presso la sede di Sogei a Roma. All’incontro sono intervenuti il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Mef, Luigi Ferrara, il direttore della Divisione Economia di Sogei, Alessandra Sbezzi, il direttore della Direzione dei Sistemi Informativi e dell’Innovazione del MEF, Francesco Paolo Schiavo, il consigliere per l’Innovazione del presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Barberis, il direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale, Antonio Samaritani. Presente anche il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta.
L’operazione, che assicura standard di sicurezza elevati e flessibilità nel rispondere alle crescenti esigenze della Pubblica Amministrazione, è stata effettuata senza alcun disagio per l’utenza. Anzi, nel frattempo sono aumentati i servizi offerti e gli utenti raggiunti: ad esempio, il numero dei cedolini degli stipendi elaborati è passato da 1,6 milioni nel 2013 a 2 milioni, con un incremento del 27%.
ll nuovo Ced del Dag è stato realizzato utilizzando tecnologie ad elevata virtualizzazione, fattore abilitante per l’adozione di soluzioni cloud. Già oggi il Ced Dag eroga servizi infrastrutturali al Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del Consiglio.
In tale ottica il Mef, nell’ambito del programma comunitario Horizon2020, conduce un progetto internazionale per la realizzazione di una piattaforma (Sunfish) che consente di federare in modo sicuro le infrastrutture cloud appartenenti a diverse pubbliche amministrazioni e di mettere a fattor comune risorse di diverse organizzazioni a beneficio loro e/o di altre PA tecnologicamente meno evolute.
Per il consigliere dell’Innovazione, Pier Paolo Barberis, la razionalizzazione dei data center è la leva per fare la PA digitale e “per cambiare (inter)faccia all’Italia”. “Il consolidamento dei data center è al centro della strategie messa in campo dal governo – ha spiegato Barberis – Strategie che si basa su 4 pilastri: il progetto Italia Login: un unico ecosistema digitale per permettere a cittadini e imprese di accere a tutti i servizi pubblici; il piano banda ultralarga che darà Internet ultraveloce per tutti etro il 2020; il piano nazionale scuola digitale che rivoluziona competenze e spazi di apprendimento; sostegno alle imprese innovative per fare dell’Italia il Paese delle startup”.
Il dg di Agid, Antonio Samaritani, ha ricordato che l’Agenzia è a lavoro per definire il Piano triennale che indirizzerà i tre layer: reti fisiche, infrastrutture immateriali, ecososistemi e servizi verticali. “Per ciascun layer – ha detto Samaritani – verranno definiti standard tecnologici e livelli di performance da raggiungere nel triennio. Il progetto Mef-Sogei è un punto di riferimento importante per il nostro piano, andando a rappresentare un benchmark e un punto di riferimento nel fissare gli obiettivi di efficientamento del layer infrastrutturale. Sarà inoltre da esempio per le PA che dovranno affrontare un analogo percorao di consolidamento e virtualizzazione”.