LO STUDIO

Netics: con sanità digitale risparmi per 12,5 miliardi

Paolo Colli Franzone: “Digitalizzazione del sistema consentirebbe di abbattere del 10% la spesa sanitaria”. Ma secondo Federsanità la strada è ancora lunga: “Scarseggiano i servizi per i cittadini”

Pubblicato il 05 Dic 2012

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Innovazione tecnologica e digitalizzazione della sanità potrebbero produrre un risparmio della spesa nazionale pari a 12,5 miliardi di euro. Il dato è emerso nel corso della Conferenza dei Direttori generali delle Asl ed aziende ospedaliere italiane, oggi a Torino, promosso da Federsanità Anci.

“Una profonda digitalizzazione del sistema sanitario – ha detto Paolo Colli Franzone, della società Netics – potrebbe portare risparmi significativi sugli attuali 112 miliardi di spesa sanitaria, quantificabili in oltre il 10%”.

La conferenza ha fatto il punto sui processi di innovazione tecnologica in campo sanitario e sulla necessità di uniformare i sistemi nelle diverse regioni, per una razionalizzazione della spesa sanitaria. “E’ necessario garantire la sostenibilità del sistema – ha detto Carlo Mochi Sismondi, presidente del Forum PA – ma l’innovazione potrà svilupparsi se sapremo mettere in campo una buona collaborazione fra pubblico e privato”.

“I dati di Federsanità su un’indagine svolta nel 2011 – ha riferito il presidente Angelo Lino Del Favero – indicano ancora carenza diffusa nei servizi digitali per i cittadini, come la possibilità di scaricare modulistica online o la creazione di portali internet adeguati. In agenda tra i programmi ci sono la la creazione dei fascicoli sanitari elettronici, le immagini in rete per il teleconsulto, l’anagrafe regionale unica per gli assistiti”.

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