l’intervista

Intelligenza artificiale, ecco il piano del Formez per la PA



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Il presidente Giovanni Anastasi svela a CorCom le azioni chiave e gli obiettivi della task force voluta dal minstro Zangrillo: “L’amministrazione è un ecosistema perfetto per l’applicazione dell’AI. Ma bisogna fare grande attenzione ai risvolti giuridici”

Pubblicato il 29 mag 2024

Federica Meta

Giornalista



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La PA banco di prova perfetto per l’applicazione dell’AI nei processi e nei servizi. Il ministro della PA, Paolo Zangrillo, ha istituito una task force per capire come utilizzare al meglio questo strumento ed erogare servizi più efficienti per cittadini e imprese. Alla guida Giovanni Anastasi, presidente del Formez, che delinea le azioni chiave del gruppo di lavoro, evidenziando criticità e opportunità.

Anastasi, il ministro Zangrillo l’ha nominata a capo della task force per l’AI nella PA: perché ha scelto proprio il Formez?

Il Formez è la società di servizi di riferimento della Pubblica Amministrazione, conosciamo a fondo i processi della PA italiana e stiamo vivendo una stagione di profondo rilancio. Il mondo dell’AI si caratterizza per avere una barriera tecnica ridotta rispetto alla conoscenza di processi e dati. Noi possiamo fare una valida sintesi delle opportunità legate all’AI e lavorare sulla capitalizzazione delle idee, al fine di stimolarne il riutilizzo in un’ottica di miglioramento continuo. Sicuramente, nella scelta di affidarci questa importante attività può aver inciso anche la mia estrazione professionale, maturata in ambito aziendale, informatico e consulenziale. In ogni caso Formez ha delle valide professionalità nel settore AI. Abbiamo realizzato, in regime di autoproduzione, un ciclo di webinar formativi di alto livello, e a questo si aggiunge il nostro programma Fast a supporto dei piccoli comuni, attivo già da mesi e in piena espansione, che utilizza l’AI per facilitare la generazione di documenti amministrativi.

Quali saranno gli obiettivi e il metodo di lavoro della task force?

Gli obiettivi sono quelli di ‘mettere a terra’ delle soluzioni di AI focalizzate a migliorare il servizio verso cittadini ed imprese, lavorando su più dimensioni: prima raccogliendo e valutando le esperienze e le idee già presenti nelle Pubbliche Amministrazioni, poi creando noi stessi delle opportunità per area di interesse, infine considerando anche gli impatti di natura legale legati all’utilizzo dei dati, alla proprietà intellettuale, alla scelta delle modalità architetturali e dei potenziali partner.

Con quale criterio sono stati selezionati i componenti del gruppo di lavoro?

Il team è composto da professionalità che collaborano con il Ministro e il Dipartimento della Funzione Pubblica, oltre che da figure esterne che possono portare punti di vista differenti. In definitiva, un mix ottimale di competenze e di conoscenza di aspetti tecnologici e giuridici. Non si escludono nei prossimi giorni evoluzioni nel team di lavoro sia in modo strutturale che on call a seconda degli argomenti che verranno affrontati.

Siamo abituati a pensare a una PA lenta e resistente all’innovazione. Ma è innegabile che, invece, sono stati fatti passi avanti nei processi di digitalizzazione. Rispetto all’AI la “macchina pubblica” è pronta alla svolta AI?

Formez è un esempio di realtà della Pubblica Amministrazione. Al nostro ciclo di webinar interni abbiamo aggiunto un’iniziativa di ‘call to actions’ al fine di stimolare la produzione di idee ‘a caldo’, e il risultato è stato molto incoraggiante, al punto che in giugno riproponiamo il ciclo formativo al mondo esterno con tre incontri on line il 13, 20 e 27 giugno. La PA è un ecosistema perfetto per l’applicazione dell’AI, si caratterizza per un rapporto dati prodotti su dati utilizzati molto rilevante, le informazioni sono spesso non strutturate e le Pubbliche Amministrazioni sono realtà eterogenee. Sono convinto che sia pronta, e che le persone aderiranno se debitamente formate e coinvolte. Credo che la PA ci sorprenderà in positivo.

Quali ostacoli ci possono essere sul cammino della diffusione dell’intelligenza artificiale nella PA?

Sicuramente dovremo essere molto pragmatici nel realizzare le cose, velocizzando al massimo gli aspetti decisionali. Il primo rischio è infatti quello di perdersi nel mare magnum di opinioni e indeterminazioni, ma saremo ben focalizzati e concentrati. Un altro rischio è quello di non essere sufficientemente attenti alle tematiche di natura ‘giuridica’, che potrebbero diventare delle ‘bucce di banana’. Ho dichiarato che non è importante quanto sei veloce ma se lo sei più del futuro: ecco, noi dovremo essere bravi a viaggiare almeno alla velocità del futuro.

Formez è in prima linea sul fronte innovazione. Di recente, in occasione di ForumPA ha lanciato il contest “PA OK”. Con quale obiettivo?

Il progetto PA OK, voluto dalla Funzione Pubblica e da noi realizzato insieme alla Bocconi, è un contest rivolto alle PA, articolato in ben 7 aree di lavoro, dove ci aspettiamo idee innovative che non potranno non avere impatto sulla visione e sull’utilizzo dell’IA. Quindi ancora una volta il Formez si pone come crocevia di valore di gran parte delle iniziative della funzione pubblica. Il mio invito alle amministrazioni è: mettetevi in gioco, c’è tempo fino al 2 settembre.

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