Definire un’organizzazione della pubblica amministrazione più semplice, meno costosa e in grado di dare risposte ai bisogni delle comunità locali. Questi sono gli obiettivi siglati oggi in un accordo interistituzionale tra il Governo, rappresentato dai ministri Marianna Madia e Maria Carmela Lanzetta e dal sottosegretario Angelo Rughetti, l’Anci, l’Upi e la Conferenza delle regioni rappresentate dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani e dal presidente della provincia di Terni Feliciano Polli.
Il documento lancia un’alleanza istituzionale per riformare la Pubblica amministrazione, attraverso la condivisione tra Governo e autonomie di punti e obiettivi da raggiungere insieme nei vari livelli e organismi dello Stato. L’intesa prevede il ripensamento dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni territoriali e nazionali sul territorio e la valorizzazione del capitale umano quale elemento vitale della capacità della PA di dare risposte certe in tempi rapidi. Anche tramite l’uso delle tecnlogie che dovranno diventare l’unica forma di dialogo fra PA, cittadini ed imprese mentre gli open data saranno gli elementi centrali dell’azione amministrativa.
Tra le priorità: la mobilità intercompartimentale, la staffetta generazionale, pochi parametri e limiti alla spesa per il personale, l’adozione di un sistema di regole per il personale che coinvolga anche le società partecipate, la realizzazione di un “mercato” organico della dirigenza su base territoriale, che implichi anche un intervento sulla disciplina dei segretari comunali e provinciali, il ripensamento del sistema di accesso e norme tendenzialmente uniformi per tutti i soggetti che compongono la PA nel suo complesso, la semplificazione per crescere, ridefinire e rendere semplici le procedure.