“Fare rete”. Sono queste le parole chiave di ICity Club 2022, l’Osservatorio della trasformazione digitale urbana di Fpa (società del Gruppo Digital360), che punta a condividere buone pratiche nella PA digitale e a cogliere le opportunità legate al Pnrr. Il progetto, al suo secondo anno di attività, vede coinvolti 21 Comuni capoluogo (Bergamo, Brescia, Cremona, Modena, Novara, Trento, Verona (si uniranno a breve anche Parma e Pescara) e, grazie alla collaborazione con il Pon Metro, le città metropolitane di Roma, Firenze, Palermo, Torino, Genova, Milano, Messina, Cagliari, Bologna, Catania, Bari e Napoli.
Via al questionario sui servizi online
Il progetto quest’anno si arricchisce di un nuovo strumento: un questionario sui servizi digitali che le città caricheranno per 8 settimane sui propri siti istituzionali, con l’obiettivo di misurare l’effettivo utilizzo dei servizi da parte di imprese e cittadini e, sulla base delle risposte, migliorarne il livello. Sono 13 le città che lo hanno già attivato, le altre lo faranno nelle prossime settimane.
Il questionario consentirà di conoscere cosa pensano gli utenti dei servizi digitali che utilizzano, ma anche di indagare le modalità di fruizione (quante volte si accede ai servizi on line, quali sono quelli maggiormente utilizzati), esaminare i punti di forza e i limiti dell’offerta. Fpa analizzerà i dati raccolti, per elaborare possibili innovazioni insieme a tutti i comuni di ICity Club.
Dominici: “Creazione di valore comune”
Quello dei servizi digitali, si legge in una nota, “è un tema di grande attualità, poiché la pandemia ha reso ancora più evidente l’importanza che rivestono nel garantire la continuità dei servizi pubblici e il dialogo con cittadini e imprese”.
“L’esperienza del questionario sui servizi digitali mette in luce il valore per le città di lavorare insieme – spiega Gianni Dominici, direttore generale di Fpa -. È una delle prime iniziative concrete per la creazione di valore comune, con l’obiettivo di generare informazioni che vadano oltre l’esperienza virtuosa della singola città. Partecipare insieme a questa indagine può essere la strada per capire quali sono le politiche e le azioni da mettere in campo per migliorare”.
Le “conquiste” digitali della PA italiana
Nel 2021 sono state attivate quasi 12 milioni di nuove identità digitali Spid, per un totale di 27,4 milioni di utenze rilasciate, sono cresciute le transazioni effettuate tramite pagoPA (quasi 182 milioni quelle registrate nell’anno, in crescita dell’80% sul 2020), l’App IO è stata scaricata 15,3 milioni di volte con un incremento del 67% rispetto al 2020 (9,2 mln), per 24,5 milioni di download.
Ma, nonostante questo, si legge nella nota, “il nostro Paese rimane agli ultimi posti negli indici che misurano il livello di avanzamento tecnologico“: nell’indice Desi 2021 l’Italia si posiziona al 24° posto su 27, in Europa, per utenti di e-government, un risultato che mette in luce la necessita di un continuo miglioramento e adattamento dei servizi digitali alle modalità di governo del territorio.
I trend della trasformazione digitale urbana
I rappresentanti delle città aderenti vedono in ICity Club un momento di condivisione e trasferimento di buone pratiche e modelli operativi. Già dalla prima edizione dell’Osservatorio si è creato un vero e proprio laboratorio per l’attivazione di nuovi strumenti. “ICity Club rappresenta inoltre – si legge ancora nella nota – l’occasione per analizzare nel dettaglio i trend della trasformazione digitale urbana, grazie al servizio di benchmarking che consente alle città di ricalibrare gli obiettivi di innovazione per l’anno successivo, seguendo indicazioni concrete e basate sui dati”.
A disposizione degli amministratori delle città aderenti ci sono, infine, servizi complementari per potenziare le competenze dei dipendenti grazie alla formazione offerta da Fpa Digital School.