Sono gli adulti, e non gli adolescenti o i ragazzi, i veri fan del digitale. Tra i meno giovani è boom per i servizi pubblici da remoto: 9 su 10 vogliono una PA digitale, e ormai la maggioranza paga le tasse online. Inoltre, dopo la pandemia, è cresciuto molto l’utilizzo dei siti della PA: un italiano su due ha iniziato a consultarli per ottenere servizi e informazioni utili.
Nove italiani su dieci ritengono importante che la Pa sia digitale
Sono alcuni dei dati emersi dal panel PA digitale, che ha aperto la seconda giornata del Festival del Digitale Popolare, fornendo l’occasione per presentare i risultati della ricerca La digitalizzazione del Paese, condotta dall’Istituto Piepoli per Fondazione Italia Digitale, con l’Assessora alla Transizione Digitale e alla Transizione Ecologica del Comune di Torino Chiara Foglietta, Gloriana Cimmino, Direttore Vendite & Clienti di PagoPA S.p.A., il Presidente della Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo e Livio Gigliuto, Direttore della Fondazione e Vicepresidente dell’Istituto Piepoli, che ha appunto illustrato i dati.
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La ricerca rivela che nove italiani su dieci ritengono importante che la pubblica amministrazione sia digitale: in particolare, lo pensa il 90% degli over 54, a fronte del 75% di chi ha tra 18 e 34 anni. Il 53% utilizza i servizi della PA per pagare i tributi, il 46% i siti web, il 43% i servizi anagrafici e previdenziali, e solo il 13% non li utilizza. Quasi la metà degli italiani è propenso a sostituire alcune visite mediche fisiche con visite da remoto, a distanza tramite smartphone.
Gli over 54 spingono per la didattica mista remoto e presenza
“Altro aspetto saliente emerso è che sono proprio loro, gli over 54, a spingere per una didattica mista remoto/presenza e per colloqui con i genitori a distanza – ha sottolineato Livio Gigliuto, Direttore della Fondazione Italia Digitale. “Il digitale intanto allarga le proprie sfere di influenza: 3 italiani su 4 ammettono che condividere foto mentre fanno sport li spinge a farne di più, il 69% ritiene che il digitale abbia migliorato la mobilità pubblica (tra monopattini e car/bike sharing) e addirittura un italiano su due, dove possibile, sostituirebbe visite mediche in presenza con controlli da remoto”, ha aggiunto.
Cimmino: “E’ il momento di digitalizzare tutti i servizi pubblici”
“Come PagoPA nasciamo ‘popolari’ nel senso più ampio del termine, perché puntiamo a offrire soluzioni universali, con benefici che arrivino a tutti, senza lasciare indietro nessuno”, il commento di Gloriana Cimmino, Direttore Vendite & Clienti di PagoPA S.p.A. “I risultati dell’indagine condotta dalI’Istituto Piepoli per la Fondazione Italia digitale mostrano che stiamo lavorando nella giusta direzione. I numeri confermano la centralità dei pagamenti nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. PagoPA è, infatti, partita proprio dai pagamenti elettronici, ma adesso è il momento di andare anche oltre, per digitalizzare tutti i servizi pubblici”.
“La sfida dei prossimi anni sarà quella di uniformare le modalità con cui i cittadini accedono ai servizi e ai pagamenti”, ha infine dichiarato l’Assessora Chiara Foglietta. “Oggi ci sono ancora differenze che complicano le attività quotidiane. La trasformazione digitale dovrà andare di pari passo a quella ecologica, insieme costituiscono un obiettivo non più rimandabile negli anni a venire”.