Servizi Inps in arrivo su AppIO, la app per i servizi pubblici. Lo annuncia Paola Pisano ministra dell’Innovazione spiegando che lo Spid sta “prendendo piede” nel nostro Paese: nelle ultime 3 settimane si contano “200mila iscrizioni a settimana”. I cittadini che ne sono in possesso hanno superato la soglia degli “8 milioni”.
AppIO diventerà “il canale della PA per l’accesso ai servizi digitali”: già ce ne sono diversi “dal bollo auto al bonus vacanza” e “presto anche i servizi dell’Inps, con cui stiamo iniziando a collaborare” ha spiegato la ministra ai microfoni di Radio Rai Uno: “E’ sempre una collaborazione tra Stato e privato”, ha detto, parlando dei soggetti che gestiranno la digitalizzazione del Paese.
Da febbraio 2021 lo switch off della PA
Entro il 28 febbraio 2021 tutti gli enti pubblici e la Pubblica amministrazione dovranno dismettere i propri sistemi di identificazione online e adottare esclusivamente l’identità digitale Spid e Cie per consentire ai cittadini di accedere ai loro servizi digitali.
Il decreto Semplificazioni prevede la facilitazione dell’accesso a tutti i servizi digitali dell’amministrazione “tramite Spid e Cie e tramite AppIO su mobile (obbligo per le amministrazioni di offrire i servizi anche in modalità digitale e su mobile)”. Si stabilisce anche il Domicilio digitale ai professionisti, anche non iscritti ad albi nonché semplificazione e rafforzamento del domicilio digitale dei cittadini come modalità ordinaria di comunicazione con la PA.
Tra le novità più rilevanti, la verifica dell’identità digitale con Spid e Cie che sostituisce l’esibizione o la trasmissione di copia del un documento di identità in tutti i casi in cui è richiesta. L’AppIO servirà anche come strumento per fare autocertificazioni.
Sono previste, anche se nella bozza non sono ancora riportate, semplificazioni per il rilascio e la gestione dell’identità digitale e per la conservazione dei documenti informatici.
Normata anche la realizzazione di una piattaforma per la notificazione digitale “che operi come strumento unico per la notifica digitale di tutti gli atti della pubblica amministrazione”, si legge nel documento.
Previsti meno oneri burocratici per le modalità di identificazione e accesso digitale per la firma elettronica avanzata e l’accesso ai servizi bancari, nel rispetto degli standard di sicurezza imposti dal diritto europeo, attraverso Spid, Cie o le credenziali in uso su rapporti consolidati e tracciabili.
Più facile anche la notifica via Pec degli atti giudiziari alla PA (al domicilio digitale iscritto nell’elenco Ipa ex art. 6-ter del CAD).