“Le amministrazioni non potranno trasformarsi davvero in una casa di vetro se non si rilancia e si riconosce il lavoro dei professionisti e delle nuove figure della comunicazione pubblica. La rivoluzione tecnologica, internet, i social media, le piattaforme di messaggistica: si tratta di strumenti che rendono centrale la partecipazione del cittadino, tema chiave del mio mandato, e che impongono una riforma profonda della legge su informazione e comunicazione della Pa, vecchia addirittura di 20 anni”. Lo ha detto Fabiana Dadone, ministro per la Pubblica amministrazione, durante i lavori della riunione d’insediamento del tavolo degli stakeholder chiamato a fornire gli spunti per la riforma complessiva della normativa e della contrattualistica sulla comunicazione degli enti, oltre che a tratteggiare metodi e obiettivi della “social media policy nazionale”. Il tavolo, che fa parte della strategia di Open Government del ministero, è composto da Die, Formez PA, Ordine dei giornalisti, Fnsi, Ferpi, università, Pa Social, Agcom, Gus e Aicpi.
“Tutti gli attori hanno riconosciuto e apprezzato l’attenzione e la sollecitudine senza precedenti con cui abbiamo dato avvio a questa importantissima iniziativa. La trasparenza – conclude il ministro – si fa in primis con la comunicazione e la comunicazione deve essere al passo con i tempi e le innovazioni che certamente non aspettano”.
Di “giornata importante per la pubblica amministrazione” ha parlato in un commento FpaSocial, l’associazione nazionale per la nuova comunicazione, secondo cui il tavolo di lavoro per il superamento della legge 150 coordinato da Sergio Talamo si pone l’obiettivo di “arrivare in tempi brevi ad una riforma della legge sulla comunicazione e informazione pubblica con particolare attenzione al riconoscimento delle professionalità e ai grandi cambiamenti portati dal digitale. Fra i compiti del tavolo – conclude Pa Social – , anche quello di tratteggiare linee guida di indirizzo nazionale per le social media policy. Per PA Social fanno parte del gruppo di lavoro anche il presidente Francesco di Costanzo e Luisa Gabbi del direttivo nazionale”.