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PA in cloud, migrati più di 4mila enti. Butti: “Avanti sulla roadmap del Pnrr”



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Centrati gli obiettivi per PA Centrali, Comuni, scuole, Asl e aziende ospedaliere. Avanti tutta verso il traguardo delle 12mila amministrazioni collegate entro giugno 2026 grazie a 1,9 miliardi di fondi

Pubblicato il 10 ott 2024



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Oltre quattromila enti della pubblica amministrazione italiana – fra PA Centrali, Comuni, Scuole, Asl e aziende ospedaliere – hanno migrato dati, servizi e sistemi informativi verso infrastrutture cloud ad alta affidabilità: sono così superati gli obiettivi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) previsti al 30 settembre 2024 per le Misure 1.1 “Infrastrutture digitali” e la Misura 1.2 “Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud”. Il traguardo è frutto degli Avvisi promossi dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e alla stretta collaborazione con le amministrazioni sul territorio e di attori chiave, quali il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim), l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn), la Conferenza delle Regioni e Province autonome, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e il Polo Strategico Nazionale (Psn).

“Il Governo procede senza sosta nel raggiungimento degli obiettivi europei del Pnrr – dichiara il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione Alessio Butti -. Il passaggio al cloud è essenziale per garantire la sicurezza dei dati della nostra Pubblica Amministrazione e un accesso ai servizi pubblici più semplice e veloce. Grazie al lavoro portato avanti con Polo Strategico Nazionale e agli avvisi di PA Digitale 2026, stiamo centrando risultati che solo due anni fa sembravano impossibili. La migrazione al Polo Strategico Nazionale di servizi critici e strategici da parte di oltre 100 amministrazioni centrali e strutture sanitarie, insieme al trasferimento di più di 4.000 PA locali verso ambienti cloud certificati, testimonia il grande impegno del Dipartimento per la trasformazione digitale nel rafforzare le infrastrutture chiave del Paese”.

I benefici della migrazione al cloud

Il nuovo assetto rafforza la qualità e la sicurezza di oltre 25 mila servizi pubblici digitali a disposizione di cittadini e imprese.

PA centrali

Le Pubbliche Amministrazioni Centrali, tra cui Ministeri, Agenzie e Prefetture, Autorità indipendenti, Enti di ricerca, ottimizzano i processi interni attraverso servizi come la gestione documentale e il protocollo relativo alle comunicazioni ufficiali. Allo stesso tempo, molti di questi enti migliorano i portali istituzionali, con un impatto diretto e positivo sull’esperienza dei cittadini e delle imprese che ne fanno uso.

Sanità pubblica

Le Asl e le Aziende Ospedaliere potenziano i servizi dedicati all’assistenza sanitaria quali ad esempio, gestione del pronto soccorso, fascicolo sanitario, individuazione del rischio clinico, gestione delle malattie infettive e croniche, aumentando l’efficacia dei propri protocolli interni. Sia le amministrazioni centrali che le strutture ospedaliere hanno migrato i propri dati e servizi, a partire da quelli critici e strategici, verso l’infrastruttura ad alta affidabilità di Psn.

Comuni e scuole

Comuni e Scuole ottimizzano, grazie alle piattaforme cloud qualificate di Acn, la gestione di dati e servizi, offrendo ai cittadini garanzia di sicurezza e affidabilità dei propri sistemi informatici. I Comuni ampliano i propri strumenti digitali per una gestione più efficiente e rapida dei bilanci annuali e pluriennali. Migliorano l’archiviazione di atti e registri dello stato civile, come le attività in materia di cittadinanza, divorzi, separazioni e testamento biologico nonché il rilascio di certificati, rispettando elevati standard di privacy e sicurezza. I Comuni possono condividere con maggiore precisione e rapidità le statistiche demografiche verso enti come l’Istat e potenziare nel complesso l’offerta di servizi pubblici per i cittadini.

Per quanto riguarda il mondo della scuola, aumenta la qualità e la rapidità con cui sono salvate le informazioni relative alle presenze, agli esami e all’andamento didattico degli studenti, i libri di testo e le votazioni finali. Inoltre, le Scuole ampliano gli strumenti digitali per la propria gestione economica, del personale e dell’inventario, a vantaggio della pianificazione didattica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

A disposizione fino a 1.9 miliardi di euro

Le Misure 1.1 e 1.2 del Pnrr mettono a disposizione fino a 1.9 miliardi di euro e prevedono un programma di supporto e incentivo per migrare sistemi, dati e applicazioni delle amministrazioni italiane verso servizi cloud qualificati. Nello specifico, il target raggiunto per la Misura 1.1 prevedeva la migrazione di almeno 100 PA Centrali e Asl/Aziende Ospedaliere verso il Psn, con almeno un servizio digitale trasferito.

L’obiettivo della Misura 1.2 è stato superato con la migrazione di 4.083 PA Locali verso ambienti cloud certificati. Il raggiungimento degli obiettivi europei avvicina significativamente l’Italia al traguardo finale del Pnrr, che è fissato con la migrazione in cloud di oltre 12mila pubbliche amministrazioni entro giugno 2026 in linea con il percorso tracciato dalla Strategia Cloud Italia. La Strategia, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e da Acn, contiene gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della PA.

“Siamo orgogliosi di essere parte integrante del complesso lavoro di squadra che ha portato al raggiungimento degli obiettivi Pnrr, grazie alla guida del Dipartimento per la trasformazione digitale ed al coinvolgimento di tutto l’ecosistema – spiega Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato di Polo Strategico Nazionale -. Come Polo Strategico Nazionale, ora che il target intermedio Pnrr è stato conseguito, con oltre 100 PA (Pa centrali, ASL e AO) migrate sulla nostra infrastruttura, procediamo spediti verso il prossimo obiettivo del Pnrr del 2026, per un Paese con una Pubblica amministrazione sempre più efficiente, sicura e innovativa”.

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