Pec, caselle a quota 2 milioni. Turatto: “Presto il raddoppio”

Il Capo Dipartimento per la digitalizzazione della PA e Innovazione tecnologica fa il punto sull’e-mail certificata: “Oltre 18mila le caselle della PA, 1,1 milioni di professionisti e 800mila imprese in regola”. 400mila le richieste di attivazione da parte dei cittadini

Pubblicato il 11 Ott 2010

Oltre 800 partecipanti tra dirigenti della PA e dell’Impresa,
diversi relatori di prestigio tra docenti universitari,
rappresentanti istituzionali e manager di aziende di eccellenza
(Siav, Microsoft, Postel) nell’offerta di soluzioni per la
dematerializzazione dei procedimenti amministrativi. Sono i numeri
della sesta edizione di “e-Government, e-Democracy”, convegno
di sul tema della digitalizzazione nella PA organizzato dalla
Fondazione Siav Academy – Centro Studi per la Ricerca e lo Sviluppo
dell’Innovazione Tecnologica nell’ambito del Gruppo Siav –
presso l’esclusiva cornice romana di Villa Miani.

Ad aprire i lavori Renzo Turatto, Capo del Dipartimento per la
digitalizzazione della Pubblica amministrazione e l'Innovazione
Tecnologica che ha fatto il punto sulla Pec. “ La vicenda Pec si
è articolata su quattro linee d'azione – ha ricordato – la
Pec gratuita per il cittadino, attraverso cui si può parlare con
la PA, ma anche l'operazione fatta sul fronte dei consulenti,
sulle nuove imprese e sulla Pubblica Amministrazione”. Riguardo
alle cifre Turatto ha precisato: “Abbiamo oltre 400 mila
richieste d'attivazione Pec da parte dei cittadini, 18-19 mila
caselle attivate dalla Pa; 1,1 milioni di professionisti che usano
la Pec e circa 800 mila nuove imprese che già l'hanno. In
questo momento, quindi, abbiamo almeno 2 milioni di caselle Pec che
possono funzionare, ma la cifra potrebbe raddoppiare
rapidamente”.

Oltre che l’impegno pubblico per la diffusione della Pec,
l’evento ha messo in risalto anche l’azione delle aziende come
ha dimostrato l’intervento dell’Ad di Siav, Giovanni Seno.
“Il software Siav Pec Manager PA, per la gestione semplice e
sicura della Posta Elettronica Certificata, facilita
l'espansione della Pec, che per caselle aperte arriva a qualche
milione – ha detto Seno – mentre per utilizzi reali si parla di
un rapporto 1 a 10 rispetto, appunto, alle caselle aperte. In base
a un recente accordo tra Siav e il Dipartimento diretto da Turatto,
ogni Pubblica amministrazione può scaricare gratuitamente il
nostro software, che ci auguriamo possa davvero rappresentare un
facilitatore nella diffusione del dialogo via PEC con la PA”.

Il direttore Public Sector di Microsoft Italia, Fabio Fregi, ha
ricordato invece come “le multinazionali trovino la loro piena
valorizzazione grazie al contributo di partner qualificati, che con
le proprie competenze rispondono in maniera piena alle esigenze
delle Amministrazioni e dei Cittadini. Ritengo Siav – aggiunge
– l’azienda italiana più matura e con le competenze più
profonde in questo campo oggi in Italia”.

Non sono mancate le testimonianze di best practices in alcuni
settori della PA che stanno innovando in chiave digitale. Per il
Comune di Milano è intervenuto Alessandro Palumbo, direttore
Settore Qualità e Semplificazione, che ha illustrato il percorso
verso la comunicazione digitale intrapreso nella direzione di una
gestione integrata della PEC: «Abbiamo cominciato a collaborare
con Siav per la necessità di creare un sistema documentale per la
corrispondenza elettronica certificata, vedendo in Siav non un
semplice fornitore, ma un partner».

A intervenire anche la Provincia di Padova con il Capo di Gabinetto
Massimo Giorgetti e il Responsabile del Centro Servizi Territoriale
(Cst) Roberto Lago, che hanno illustrato il progetto “Provincia
Dematerializzata” evidenziando la necessità di fare sistema tra
i vari soggetti pubblici e sottolineando i risultati di
efficienza/efficacia e riduzione dei costi ottenuti con il ricorso
alla comunicazione digitale.

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