“Una rivoluzione”. Ha definito così la sperimentazione per la
Posta elettronica certificata (Pec), avviata con la collaborazione
di Aci e Inps, il ministro per la PA e Innovazione, Renato
Brunetta. “La sperimentazione durerà tre mesi, mentre da gennaio
2010 la mail certificata diventerà universale – ha precisato il
ministro durante la conferenza stampa di presentazione del progetto
che si è tenuta a Palazzo Vidoni -. A partire da ottobre 2009 i
cittadini che lo vorranno potranno richiedere gratuitamente agli
uffici di Aci e Inps una casella certificata da utilizzare per le
comunicazioni con i suddetti enti e anche con le altre
amministrazioni. Anticiperemo così i tempi di realizzazione del
nuovo percorso che porterà, a gennaio 2010, a dotare famiglie e
imprese di una Pec universale”. In questo senso dal ministero
hanno ricordato che è in fieri la gara per diventare
concessionario della Pec “pubblica”; gara che terminerà non
prima della fine di novembre.
Grazie al "test autunnale" Brunetta conta di attivare
entro fine 2009 circa 5 milioni di caselle certificate, unendo a
quelle di Aci e Inps quelle dei professionisti che, da novembre,
saranno obbligati a dotarsi di una Pec nonché quelle delle nuove
imprese che “con la legge 133/2008 sono state obbligate ad
attivare una mail certificata – ha rimarcato il ministro -. Nel
2010, quando la Pec sarà universale, prevediamo di avere circa 30
milioni di caselle”.
La sperimentazione coinvolgerà, dunque, l’Inps che con i suoi 70
milioni di missive inviate ogni anno è una delle PA che fa un uso
più massiccio di strumenti postali. “Transitare alla Pec sarà
per noi una sfida all’insegna dell’efficienza, una sfida che
vogliamo vincere – ha detto il presidente dell’Inps, Antonio
Mastropasqua -. Contiamo infatti di trasformare in mail
certificate i 3 milioni di Pin consegnati ai nostri utenti e
sostituire il volume di missive che inviamo con la comunicazione
via Web certificata”.
A fare il punto sulle modalità di accesso al nuovo il nuovo
strumento il presidente Aci, Enrico Gelpi. “Il cittadino dovrà
recarsi con un documento di identità presso uno sportello Aci, o a
uno Inps nel caso sia un suo utente, dove la Pec sarà fornita in
tempo reale, dopo il riconoscimento de visu previsto dalla legge –
ha precisato –. L’Aci inoltre istituirà un servizio ad hoc
che consentirà il riconoscimento e l’assegnazione della Pec a
domicilio rivolto ai cittadini disabili”.
Ad oggi in Italia ci sono oltre 46mila domini Pec e 520mila caselle
certificate per un totale di 50 milioni di messaggi scambiati (dati
Cnipa). “Ovviamente queste non verranno eliminate nel momento in
cui verrà utilizzata la Pec universale – ha concluso Brunetta -.
Stiamo lavorando a protocolli di convergenza rivolti a chi ha già
fornito caselle ai cittadini per favorire l’adesione a standard
operativi del progetto nazionale Pec, previsto da E-gov 2012”.