IL BLACK OUT

Pensioni, Poste italiane: “Servizio di accredito tornato regolare”

Ieri erano rimasti “a secco” i conti correnti di 200mila pensionati a causa di un’anomalia informatica. Ma l’azienda chiarisce: “Tutto risolto già da ieri sera”

Pubblicato il 02 Feb 2012

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È stata un’anomalia nella “ricezione dei dati dispositivi delle pensioni registrata in alcuni uffici postali” ad aver ritardato l’attribuzione dell’accredito delle somme su alcuni libretti postali”che ieri ha interessato circa 200mila utenti. Lo comunica una nota di Poste Italiane.

“Poste Italiane comunica che l’inconveniente è stato risolto e che , già da ieri, “le spettanze accreditate sono nella piena disponibilità dei pensionati che hanno potuto regolarmente effettuare il prelievo delle pensioni allo sportello”.

La denuncia del disservizio era partita dalla Cisl Poste, il cui rappresentante Mario Petitto aveva precisato che “in migliaia di uffici – si sono formate lunghe code di cittadini arrabbiati e c’è stata tensione scaricata come sempre sugli incolpevoli lavoratori degli sportelli. Nonostante le costanti rassicurazioni dell’ad, Sarmi che decanta le meraviglie della più grande rete informatica d’Europa, noi come sindacato largamente più rappresentativo dell’azienda, siamo costretti ancora una volta a denunciare le inefficienze del sistema informatico di Poste italiane che tutti i giorni crea qualche problema in migliaia di uffici postali del Paese, con grave danno per i lavoratori che diventano il parafulmine delle ire dei cittadini”.

Non è la prima volta che il sistema informatico di Poste Italiane va in tilt. Lo scorso giugno per quasi una settimana gli utenti non avevano potuto accedere ai servizi online e di sportello per un black out al server centrale. In quell’occasione erano intervenuti sia l’Agcom sia l’Antitrust che avevano definito il perdurare dell’emergenza "inaccettabile" mentre le associazioni dei consumatori erano scese in campo per chiedere il risarcimento danni tramite procedura di conciliazione. Per fare fronte ai disservizi la società aveva tenuto aperti i suoi uffici anche l’oltre l’usuale orario di chiusura.

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