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Peppol, l’e-procurement spinge l’Agenda digitale

Obiettivo del progetto europeo l’eliminazione delle barriere tecnologiche nelle gare d’appalto in vista dell’attuazione del piano telematico comunitario. Casalino (Consip): “Pronto il sistema di fatturazione elettronica per la ricezione di documenti dall’estero”

Pubblicato il 29 Mag 2012

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L’eProcurement senza frontiere è realtà e nasce il mercato unico europeo per gli acquisti pubblici. Questo è quanto emerge dalla 7a Conferenza Peppol (Pan-European Public Procurement On –Line), progetto per l’interoperabilità tra sistemi di eProcurement lanciato nel maggio 2008 su iniziativa della Commissione Europea, organizzato da Mef, Consip, in collaborazione con InfoCamere e Intercent-ER.

L’ obiettivo del progetto europeo è migliorare ed armonizzare il mercato degli acquisti pubblici in Europa, che rappresenta il 16 per cento del Pil dell’Unione (fonte Ue), nella prospettiva di rendere possibile a qualsiasi operatore economico dell’Ue di partecipare senza incontrare barriere tecnologiche alla gara d’appalto elettronica di una PA di qualsiasi Stato Membro. “L’iniziativa rappresenta una spinta forte – sottolinea Alain Deckers, head of Unit for e-procurement and economic analysis nella Commissione europea – anche per la realizzazione dell’Agenda digitale che fa dell’e-procuremente una delle leve strategiche dell’efficienza del comparto pubblico” . Grazie alle soluzioni sviluppate le imprese potranno inviare le loro attestazioni per la partecipazione aggregate in un “Virtual Company Dossier” e le loro offerte in forma di catalogo, potranno inoltre ricevere ordini ed emettere fatture, tutto tramite una infrastruttura di trasporto dedicata, in formato elettronico e con la possibilità di firmare i documenti elettronicamente.

Al progetto pan-europeo partecipano 11 Paesi (Italia, Norvegia, Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Svezia, Scozia) con 18 diverse istituzioni. Diverse istituzioni italiane – sotto il coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze – hanno fornito il proprio contributo, coprendo tutte le aree progettuali: Virtual Company Dossier (l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e InfoCamere); cataloghi elettronici (Consip, Intercent-ER, Csi Piemonte), ordini elettronici (Consip), fatture elettroniche (Ministero Economia e Finanze, Intercent-ER, Consip), infrastruttura di trasporto (Intercent-ER, Consip), firma digitale (InfoCamere).

Da marzo 2011 Peppol è entrato nella fase di sperimentazione, che ha coinvolto tutti i partner italiani del progetto. Nelle ultime settimane, Mef e Consip hanno espletato con successo i primi pilota con Provincia di Roma, per i cataloghi elettronici, Ministero degli Affari Esteri, per gli acquisti transfrontalieri, e Telecom Italia, per gli ordini elettronici, comprovando la duplice valenza paneuropea e nazionale-regionale degli standard cooperativi messi a punto.

“Per quanto riguarda cataloghi e ordini elettronici Consip e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno integrato i componenti Peppol nella piattaforma di eProcurement utilizzata per svolgere le proprie gare e per gestire il Mercato Elettronico della PA (Mepa), consentendo ad amministrazioni e fornitori di scambiare ordini e cataloghi in forma elettronica usando documenti conformi agli standard dell’iniziativa – spiega Domenico Casalino, ad di Consip – In relazione alle fatture elettroniche, Consip e Mef hanno sviluppato una componente specifica del Sistema di intermediazione Fatture Elettroniche, che potrà essere adottato dalle PA centrali italiane, che permette la ricezione di fatture estere attraverso l’infrastruttura e la trasformazione dei dati delle fatture nel formato previsto a livello nazionale”.

Intercent-ER, la centrale di committenza dell’Emilia-Romagna, ha allestito il punto di accesso pubblico all’infrastruttura Peppol (Access Point e Service Metadata Provider) e ha sperimentato con successo la fattura elettronica presso alcune amministrazioni del territorio, in primis Aziende Sanitarie, fornendo una soluzione tecnologica in grado di apportare immediati benefici sia alle PA regionali sia ai loro fornitori.

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