Per l’e-money il Parlamento Ue vara nuove regole

Pubblicato il 24 Apr 2009

Dall’Europa arrivano nuove regole per la moneta elettronica. Il
Parlamento europeo ha adottato, con 364 voti favorevoli, 30
contrari e 1 astensioni, una direttiva che aggiorna le regole
sull'emissione di moneta elettronica a cui gli Stati membri
devono adeguarsi entro 18 mesi e 20 giorni dalla pubblicazione
nella Gazzetta Ue.  Nello specifico la direttiva fissa le
condizioni per l'avvio e l'esercizio dell'attività
di emissioni di moneta elettronica, nonché le norme in materia
di vigilanza prudenziale, stabilendo i requisiti relativi al
capitale iniziale e fissando le  norme sull'emissione. Ad
essere emanate anche nuove regole norme sulla rimborsabilità
dell’e-money, sulle procedure di reclamo e di ricorso
extragiudiziale e sull'importo massimo memorizzabile ai fini
della lotta al riciclaggio.

Il Parlamento ha deciso che agli istituti di moneta elettronica
sono estese le norme in materia di vigilanza prudenziale
applicate agli istituti di pagamento (direttiva 2007/64/CE):
dovranno quindi presentare una domanda di registrazione corredata
di informazioni relative al programma di attività, al piano
aziendale comprendente una stima provvisoria del bilancio per i
primi tre esercizi finanziari, una descrizione dei dispositivi di
governo societario e dei meccanismi di controllo interno, una
descrizione dell’organizzazione strutturale e l’identità
delle persone che detengono partecipazioni nel capitale, degli
amministratori e delle persone responsabili della gestione.

Per agevolare l'accesso al mercato, la direttiva prevede,
invece, una riduzione dell'importo del capitale iniziale da
detenere al momento dell'autorizzazione da 1 milione di euro
a 350.000 euro (la Commissione proponeva 125.000 euro e i
deputati 200.000).

Gli Stati membri, inoltre, dovranno imporre agli istituti di
moneta elettronica di tutelare i fondi ricevuti in cambio della
moneta elettronica emessa mentre gli istituti di credito dovranno
rimborsare, su richiesta del detentore, in qualsiasi momento e al
valore nominale, il valore monetario della moneta elettronica
detenuta.

Infine, la direttiva introduce le procedure di reclamo e di
ricorso extragiudiziali per la risoluzione delle controversie tra
detentori e emittenti di moneta elettronica. Procedure saranno
identiche a quelle previste dalla direttiva sugli istituti di
pagamento.

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