LA NUOVA CARD

Permesso di soggiorno elettronico, via libera del Garante Privacy

Disco verde all’uso di dati biometrici nella tessera munita di microchip contactless. Nessun rischio per la violazione dei dati

Pubblicato il 04 Lug 2012

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Sì all’uso dei dati biometrici nel permesso di soggiorno elettronico, ma con precise garanzie per la riservatezza, l’integrità e la sicurezza dei dati trattati. Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto interministeriale che adegua il permesso di soggiorno rilasciato in Italia al modello uniforme adottato dagli altri Stati europei.

In base al nuovo decreto (“Regole tecniche e di sicurezza relative al permesso di soggiorno”), le persone che ottengono il permesso saranno fornite di una tessera dotata di microprocessore contactless contenente le informazioni necessarie per verificare l’autenticità del documento, i dati identificativi, la fotografia e le impronte digitali del titolare.

Il microprocessore potrà essere letto esclusivamente dagli organi di controllo e solo per verificare l’identità del titolare e l’autenticità del documento stesso. In occasione del rilascio della tessera, i dati del cittadino straniero saranno registrati anche in un apposito archivio elettronico presso il Centro elettronico nazionale (Cen) della Polizia di Stato: tali dati non potranno essere conservati per piu’ di dieci anni.

Soltanto nel caso in cui venga rilasciato un permesso CE per soggiornanti di lungo periodo a tempo indeterminato, i dati personali e la fotografia del titolare potranno essere memorizzati nella banca dati per l’intera durata del permesso.

Le impronte digitali, invece, dovranno essere conservate esclusivamente per il tempo necessario al completamento dei procedimenti amministrativi relativi al rilascio o al rinnovo del permesso. Sia i dati presenti sulla tessera, sia quelli conservati presso il Cen potranno essere utilizzati soltanto per finalità relative alla verifica e alla gestione del permesso di soggiorno. Nell’esprimere parere favorevole sullo schema di decreto, l’Autorità si è comunque riservata di valutare le regole tecniche che saranno emanate da un’apposita commissione interministeriale – istituita presso il dipartimento di pubblica sicurezza – con le quali saranno precisate le misure da adottare per garantire la riservatezza, l’integrita’ e la sicurezza dei dati trattati, in particolare per quanto riguarda gli elementi biometrici.

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