Sarebbe ormai pronto il piano ultrabroadband del governo italiano che si preparerebbe ad approdare, per la definitiva approvazione, ad uno dei prossimi consigli dei ministri, forse già quello di domani e comunque, stando all’accelerata impressa dall’esecutivo, auspicabilmente entro fine mese.
Il documento, posto a consultazione pubblica fino al 20 dicembre, sarebbe stato completato tenendo conto delle osservazioni del mercato e soprattutto di quelle della Commissione europea a cui il provvedimento è stato inviato nell’ambito degli accordi di partenariato, in cui rientra per l’appunto il Piano Ultrabroadband così come il Crescita digitale.
Secondo quanto risulta a CorCom parte delle osservazioni della Commissione europea sarebbero state recepite nella versione finale del Piano mentre altre informazioni sarebbero state inviate a Bruxelles in una lettera di chiarimenti. Stando a quanto risulta al nostro sito le due questioni chiave per l’Europa sarebbero la definizione, nel dettaglio, delle caratteristiche dei cluster e l’effettiva situazione in termini di disponibilità di infrastrutture per singole aree individuate.
Il documento finale che sarà sottoposto all’esame del Cdm, conterrà – sempre secondo quanto risulta a CorCom – le linee guida per la realizzazione del catasto delle infrastrutture ossia del database in cui saranno incluse tutte le infrastrutture del suolo e del sottosuolo (tralicci energia elettrica, tubature gas, rete idrica e fognaria) con l’obiettivo da individuare quelle utilizzabili per facilitare la posa dei cavi in fibra da parte delle telco ma anche per abbattere i costi stessi della posa, almeno nell’ordine del 20%. Secondo quanto si apprende, dal prossimo anno tutte le società che realizzano infrastrutture dovranno fare confluire le stesse nel database.