PA DIGITALE

Più formazione su Spid, ecco cosa chiedono i responsabili digitali

Indagine di Agid e Crui sulle esigenze formative: interesse anche per la riorganizzazione dei processi interni e la pianificazione coordinata delle piattaforme strategiche

Pubblicato il 06 Apr 2020

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Sicurezza informatica e riorganizzazione dell’amministrazione. Sono questi due dei temi su cui i Responsabili per la Transizione al Digitale (Rtd) delle pubbliche amministrazioni centrali e locali. E’ quanto emerge dall’indagine svolta da Agid in collaborazione con Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, nell’ambito del protocollo d’intesa siglato lo scorso settembre per consolidare le competenze manageriali e digitali dei dirigenti e dei dipendenti pubblici.

Dall’indagine sul campione di PA centrali e locali si rileva, nel dettaglio, che i temi sui quali i responsabili per la transizione al digitale avvertono maggiore necessità di approfondimento sono:

  • Indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica relativamente ai dati, ai sistemi e alle infrastrutture (68% dei partecipanti);
  • Cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell’amministrazione (50%);
  • Pianificazione e coordinamento del processo di diffusione, all’interno dell’amministrazione, dei sistemi di identità e domicilio digitale, posta elettronica, protocollo informatico, firma digitale o firma elettronica qualificata e mandato informatico, e delle norme in materia di accessibilità e fruibilità nonché interoperabilità (48%);
  •  Progettazione e coordinamento delle iniziative rilevanti ai fini di una più efficace erogazione di servizi in rete a cittadini e imprese (45%).

Per quanto riguarda, invece, le iniziative formative effettivamente messe in campo, il 55% delle PA intervistate ha dichiarato di aver effettuato attività di formazione sui temi del questionario. Il 58% ha affidato le iniziative formative all’esterno (enti o consulenti specializzati), il 39% ha scelto di svolgere l’attività formativa internamente, il 3% ha progettato formazione attraverso scambi con un’altra PA. Infine, per ciò che riguarda le modalità di formazione ritenute più efficaci/preferite, il “training on the job” è considerato molto rilevante per il 53% dei partecipanti.

L’indagine evidenzia, infine, che il compito sentito di gran lunga come più urgente in termini di interventi formativi è quello di favorire lo sviluppo e la diffusione delle competenze digitali all’interno dell’amministrazione, indicato come molto rilevante dal 72% dei partecipanti.

L’indagine è stata realizzata su un campione rappresentativo di 60 amministrazioni, composto da PA centrali e locali, enti e agenzie.

Dopo questo primo gruppo/campione, sarà estesa ad ulteriori tipologie di amministrazioni, al fine di individuare in modo mirato e specifico la percezione dei fabbisogni formativi Rtd dei diversi contesti di PA.

L’obiettivo finale è quello di realizzare percorsi di formazione ad hoc, finalizzati a rafforzare le competenze del Rtd.

Il protocollo Agid-Crui

Il protocollo tra Agid e Crui, la Conferenza dei rettori delle università Italiane si punta a offrire una serie di percorsi formativi, seminari, conferenze, scuole di formazione e metodologie condivise per invertire il trend che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa per competenze digitali e colmare il divario digitale di genere e tra territori (com’è stato segnalato dall’Indice Desi).

Target privilegiato gli uffici responsabili per la transizione al digitale, cui è dedicato un percorso formativo ad hoc in grado di offrire strumenti nella complessa fase di trasferimento nella macchina pubblica della cultura del Project Management, oltre a metodologie comuni per la progettazione di servizi a misura di utenti e imprese. Si prosegue con la definizione di percorsi formativi (corsi di laurea, master e corsi di specializzazione) per il rafforzamento delle competenze digitali e manageriali del personale delle università e delle PA italiane.

Il protocollo d’intesa è una delle leve per dare attuazione al nuovo Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-21.

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