Via al Polo Strategico Nazionale (Psn), l’infrastruttura cloud che ospiterà i dati e i servizi, critici e strategici, delle pubbliche amministrazioni italiane.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha formalizzato la creazione dell’infrastruttura attraverso la Convenzione per l’affidamento stipulata con la società Polo Strategico Nazionale Spa, partecipata da Tim, Leonardo, Cdp (attraverso la controllata Cdp Equity) e Sogei.
Con l’attivazione del Psn si completa la prima milestone della Missione 1, componente 1, Misura 1.1. “Infrastrutture digitali” del Pnrr e si raggiunge una tappa importante per la transizione digitale del Paese.
“È un traguardo significativo perché rispetta le scadenze del Pnrr e offre una nuova opportunità alle pubbliche amministrazioni centrali e locali – commenta Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione – Occorrerà ora saper interloquire al meglio con tutte le amministrazioni che potranno salire a bordo, cercando anche una valorizzazione delle competenze territoriali del settore”.
Cos’è il Psn
Il Polo Strategico Nazionale (Psn) è l’infrastruttura, il cui sviluppo è curato dal Dipartimento per la trasformazione digitale, nata con l’obiettivo di dotare la Pubblica Amministrazione di tecnologie e infrastrutture cloud che possano beneficiare delle più alte garanzie di affidabilità, resilienza e indipendenza.
Al fine di dare avvio ai lavori di realizzazione e gestione, secondo la tempistica prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e secondo le caratteristiche di sicurezza e sovranità dei dati definite nella Strategia Cloud Italia, è stato firmato il contratto tra il capo del Dipartimento per la trasformazione digitale e il rappresentante legale della società di nuova costituzione – partecipata da Tim, Leonardo, Cdp Equity e Sogei – secondo quanto previsto dagli atti della procedura di gara europea, gestita dalla centrale di committenza Difesa Servizi e dal Dipartimento in qualità di stazione appaltante.
Il progetto su cui si è basata la gara, con base d’asta pari a 4,4 miliardi di euro e assegnazione finale inferiore a 2,7 miliardi di euro, è stato approvato dal Dipartimento per la trasformazione digitale a dicembre 2021. La procedura è stata svolta da Difesa Servizi con la vigilanza collaborativa dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac).
La procedura si è conclusa a seguito dell’esercizio di prelazione da parte dell’operatore economico promotore del progetto di costituzione del Polo Strategico. La realizzazione e la gestione del Polo Strategico Nazionale sono previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e definite nella Strategia Cloud Italia.
La sicurezza al primo posto
La creazione del Psn è uno dei tre obiettivi fondamentali previsti dalla Strategia Cloud Italia, insieme alla classificazione dei dati e dei servizi pubblici da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e la migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Il Polo Strategico Nazionale rispetta tutte le caratteristiche di sicurezza definite nella Strategia Cloud Italia, assicurando alle amministrazioni tecnologie e infrastrutture cloud ospitate in centri dati con elevati standard di qualità per quanto riguarda capacità elaborativa, scalabilità, interoperabilità e sostenibilità ambientale.
“Il raggiungimento di questa prima milestone di progetto rappresenta un traguardo di cui sono davvero orgoglioso e per il quale abbiamo lavorato intensamente e con grande energia insieme al Dipartimento per la Trasformazione Digitale. – sottolinea Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato di Polo Strategico Nazionale – Abbiamo creato un’infrastruttura in cloud tecnologicamente innovativa, che garantisce la massima sicurezza, efficienza e indipendenza nella gestione di dati e applicazioni della Pubblica Amministrazione italiana. E, a partire da oggi, siamo pronti ad ospitare i dati e i servizi critici e strategici delle amministrazioni interessate, fornendo supporto nell’avvio del percorso di migrazione”.
Acilia e Pomezia nel Lazio, insieme a Rozzano e Santo Stefano Ticino in Lombardia, sono le sedi individuate per ospitare i data center e garantire adeguati livelli di continuità operativa, oltre che di tolleranza ai guasti.
Le richieste di finanziamento
A partire dal 2023 oltre 280 pubbliche amministrazioni centrali e strutture sanitarie potranno richiedere un finanziamento per completare la migrazione dei propri dati ed i servizi critici e strategici al PSN, come previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che mette a disposizione oltre 900 milioni di euro. Sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale www.innovazione.gov.it e sulla piattaforma “PA digitale 2026” saranno pubblicati gli avvisi a cui le amministrazioni potranno candidarsi per ottenere i fondi previsti dal Pnrr.