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Polo Strategico e caso Sogei: fuori Iorio, arriva Stumbo



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L’assemblea del Psn ha deliberato all’unanimità la revoca, con effetto immediato, dell’ex direttore generale della società informatica del Mef da componente del cda dopo l’arresto con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Ecco chi è il nuovo consigliere. Olidata: si dimette il presidente Rufini

Pubblicato il 21 ott 2024



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Cambio nel cda del Polo Strategici Nazionale (Psn) dopo il caso Sogei. L’assemblea del Psn, ha deliberato all’unanimità dei soci la revoca con effetto immediato del consigliere Paolino Iorio, precedentemente nominato nel Consiglio di amministrazione su designazione del socio Sogei.

Iorio, oramai ex direttore generale di Sogei, è stato arrestato con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.

In sua sostituzione è stato nominato il consigliere Maurizio Stumbo.

Chi è Maurizio Stumbo

Laureato in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli studi della Calabria ed abilitato alla professione di Ingegnere nel 1999. Ha conseguito un master in “Economia e Management della Sanità” presso Università Tor Vergata.

Esperto in Consulenza Direzionale e Tecnologica in ambito Ict, dal 2016 fino a gennaio 2022, è stato Direttore Sistemi Informativi di LazioCrea S.p.A., società In-House di Regione Lazio, che si occupa della Governance del Sistema Informativo Regionale e supporta la Regione Lazio nella definizione delle strategie di crescita digitale, progettando e realizzando le attività connesse all’agenda digitale regionale.

Dal novembre 2017 al 2021 è stato, inoltre, membro del consiglio direttivo e Vice-Presidente con delega per i servizi sanitari digitali di Assinter –Associazione nazionale che riunisce le aziende di Regioni e Provincie Autonome che operano nel settore dell’informatica per la Pubblica Amministrazione.

Prima di diventare Cio di LazioCrea (già LAit –Lazio Innovazione Tecnologica), dove è stato assunto nel 2006 ed ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità aziendali, è stato Project & Program Manager per conto di importanti aziende Ict leader di mercato come Andersen Consulting (poi Accenture), dove dal 2000 al 2005 ha operato in ambito Cht (Communcation & High Tecnologies) in diversi progetti complessi di consulenza Ict per conto numerosi operatori Telco nazionali e internazionali.

E’ stato cultore della materia di Sistemi Crm presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione de La Sapienza di Roma e docente presso l’Istituto Regionale “Arturo Carlo Jemolo”.

Dal 1 Febbraio 2022 è entrato a far parte di Sogei S.p.A. dove ricopre attualmente l’incarico di direttore Soluzioni e Servizi per la Pac.

Dal 17 ottobre 2024 assume, ad interim, la responsabilità della Direzione Ingegneria, Infrastrutture e Data Center.

Le accuse a Paolino Iorio

A Iorio, che si trova agli arresti domiciliari, viene contestato – si legge nel capo di imputazione della Procura di Roma – il reato di corruzione perché con “più azioni del medesimo disegno criminoso, in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente Dg della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro” da un imprenditore. In particolare “a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei” per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager “riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro – continua il capo di imputazione -, con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023”. Incontri ‘monitorati’ anche attraverso intercettazioni.

L’inchiesta, coordinata dalla procura della Capitale che vede indagate 18 persone e 14 società (tra cui Olidata e Digital Value) e in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta. Nell’informativa della Gdf si parla di “un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno”.

La reazione di Sogei

Lo scorso 17 ottobre Sogei, ha comunicato comunica che il consiglio di amministrazione, convocato d’urgenza nella sua totalità, alla presenza del collegio sindacale e del magistrato delegato della Corte dei conti addetto al controllo, ha deliberato non solo la revoca immediata di tutte le cariche, gli incarichi e le procure conferite a Iorio, ma anche l’invio di una nota informativa alla Procura regionale della Corte dei conti. È stato quindi conferito il mandato a un avvocato penalista a tutela di Sogei nell’ambito del procedimento penale a titolo di parte offesa ed è stato avviato un audit interno sugli eventi occorsi, rispetto ai quali sono già state intraprese iniziative di riorganizzazione della società.

Nella nota, Sogei assicura che “l’evento occorso non incide minimamente sulle proprie capacità tecniche, organizzative e operative a garanzia della continuità dei servizi erogati a favore delle amministrazioni clienti. Si sottolinea, inoltre, che Sogei non provvede alla indizione e alla aggiudicazione di gare pubbliche per l’acquisizione di lavori, beni e servizi in quanto tali attività sono conferite per legge a soggetti esterni. L’azienda sta valutando tutte le ulteriori azioni, anche di tipo risarcitorio, a tutela dell’immagine e reputazione propria e del Mef”.

Olidata, si dimette il presidente Rufini

Intanto lo scorso 18 ottobre, il presidente e azionista di riferimento di Olidata, Cristiano Rufini, ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili e con effetto immediato dalla carica di consigliere di amministrazione e presidente di Olidata. Inoltre Rufini ha informato il cda che lascia anche gli incarichi nelle altre società del gruppo. Il passo indietro di Rufini, che è azionista di riferimento di Olidata una quota di oltre il 68,1%, fanno seguito alla notifica in data 14 ottobre 2024 del decreto della Procura di Roma, con il quale è stata disposta la perquisizione locale e domiciliare, con contestuale sequestro, nei confronti di alcuni pubblici ufficiali e di talune imprese, dal quale si è appreso, tra l’altro, che Rufini è indagato nell’ambito dell’indagine che ha investito Sogei. La decisione di dimettersi – spiega una nota – è stata presa nell’ottica di tutelare la propria reputazione e quella della Società, con la finalità di chiarire il prima possibile la correttezza del proprio operato, nell’ambito delle indagini della e preservare la serenità dei piccoli azionisti, del mercato e dei dipendenti. L’obiettivo è garantire la continuità dell’azienda e dell’attività lavorativa.

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