IL PROGETTO

Poste accelera su “Polis”: più facile l’accesso ai servizi digitali della PA

In occasione deli 160 anni della società, l’annuncio dell’Ad Matteo Del Fante: “Già partiti i primi bandi e le gare di appalto”. Sul piatto 800 milioni del Pnrr per la creazione di uno sportello unico di prossimità nei Comuni delle aree interne con meno di 5mila abitanti

Pubblicato il 05 Mag 2022

Matteo Del Fante Amministratore Delegato Poste Italiane (1)

Entra nel vivo “Polis”, il progetto di Poste Italiane che porterà i servizi digitali della PA nei Comuni più piccoli: saranno coinvolti 6.910 uffici postali in altrettanti comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, in tutte e 72 le aree interne del Paese. In occasione dell’evento per i 160 anni dalla fondazione di Poste, che si è tenuto a Roma, presso il Centro Congressi “La Nuvola”, l’Ad Matteo del Fante ha annunciato che  sono già partiti i primi bandi e le gare di appalto per la creazione di uno sportello di prossimità per fuire delle prestazioni online.

“Polis vuole portare i servizi della PA che stanno diventando sempre più digitali a tutti i cittadini, ci sono molti Comuni nelle cosiddette aree interne dove alcuni nostri concittadini non riescono a ottenere quei servizi in digitale, noi vogliamo aiutarli attraverso un supporto negli uffici postali –  ha spiegato Del Fante – E’ un progetto molto ambizioso, il governo ha allocato 800 milioni di euro, è partito con l’approvazione del fondo complementare al Pnrr, abbiamo fatto la nostra convenzione col Mise, sono già partiti i bandi e le gare di appalto”,

“Sul Pnrr il Mise lavorerà con Poste Italiane per concretizzare Polis, progetto che ho fortemente voluto attuare, per garantire accesso a servizi delle PA in tutto il Paese, perché la diffusione capillare nel territorio degli uffici costituisce un vero presidio”, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

Il progetto Polis

“Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, nasce per facilitare l’accesso ai servizi digitali della PA. L’iniziativa prevede la creazione di uno sportello unico di prossimità per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale, attraverso la piattaforma multicanale di Poste italiane, nonché la realizzazione di una rete di co-working.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 2 maggio una norma che autorizza il ministero dello Sviluppo economico a stipulare le convenzioni con le amministrazioni pubbliche, tappa fondamentale per l’implementazione del progetto.

Un investimento di 800 milioni in 5 anni destinato ai residenti nei piccoli comuni. Lo Stato cofinanzierà solo gli interventi strettamente necessari all’erogazione dei servizi di pubblica utilità e alla transizione energetica. Gli altri saranno a carico di Poste italiane.

“Polis” accelererà la transizione digitale del settore pubblico, attraverso la creazione di punti di accesso dislocati nei territori difficilmente raggiungibili. Saranno coinvolti 6.910 uffici postali in altrettanti comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, in tutte e 72 le aree interne del Paese. Gli uffici saranno dotati di una nuova infrastruttura tecnologica ed ogni sede avrà Atm, banda ultra-larga e accesso alla piattaforma multicanale.

Prevista anche l’apertura di aree di co-working nei capoluoghi di provincia e nei centri di medie dimensioni: in tutto 250 “Spazi per l’Italia” con postazioni di lavoro, sale riunioni, servizi condivisi ed aree dedicate agli eventi.

Un anniversario all’insegna dell’innovazione

Oggi Poste Italiane è la più grande piattaforma integrata e omnicanale di servizi in Italia a disposizione di cittadini, imprese e pubblica amministrazione e sta accompagnando il Paese nella transizione al digitale con i suoi servizi online, le app e lo Spid, di cui ha fornito l’80% delle identità digitali registrate.

Poste Italiane offre ai cittadini oltre 62 mila i punti di contatto, una rete capillare  che permette agli italiani di essere a meno di 5 minuti di distanza dai suoi servizi; è da sempre sinonimo di affidabilità per i risparmiatori con 586 miliardi di masse gestite. E’ leader nei sistemi di pagamento elettronico (29 milioni di carte attive) e nei servizi per l’eCommerce (250 milioni di pacchi consegnati nel 2021), che si muovono sulla più grande flotta green d’Italia, con 28 mila mezzi verdi entro il 2024. E’ azienda socialmente responsabile e promotrice di sviluppo sostenibile, radicata e presente ovunque con un’attenzione particolare al sostegno dei piccoli Comuni italiani.

“Oggi celebriamo Poste Italiane, da 160 anni protagonista della vita economica e sociale del Paese – ha detto la Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina  – che nel suo percorso ha sempre tenuto fede alla missione principale di accompagnare il Paese nel suo sviluppo per favorire il progresso economico e sociale. Poste Italiane ha coniugato tradizione e innovazione, adeguando continuamente la sua missione ai tempi, ed ha saputo modernizzarsi per rispondere al meglio al suo compito di supporto ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica amministrazione. Credo di poter affermare che nessuna azienda conosce e vive il Paese come noi di Poste Italiane e posso confermare che Poste continuerà ad essere vicina agli italiani servendo il Paese”.

“Auguri a Poste Italiane, l’azienda che ho l’onore di guidare – ha commentato Del Fante – Un’azienda di risultati e di mercato, parte integrante del sistema Paese, capace di coniugare gli obiettivi di business con un ruolo imprescindibile nei territori e per cittadini, amministrazioni e imprese. Poste Italiane si avvale di una rete integrata fisica e digitale che non ha eguali per capillarità, vicinanza e facilità d’uso. Ha trasformato i suoi asset logistici e la sua rete di prossimità per rispondere con successo ai cambiamenti globali, ha sviluppato i servizi digitali di pagamento e comunicazione, conservando il suo ruolo di tutore del risparmio degli italiani. Risultati che – ha concluso Del Fante – sono stati possibili, nella nostra storia e lo saranno ancora in futuro, grazie alla straordinaria dedizione, alla tenace determinazione delle persone che lavorano in Poste Italiane”.

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