Un database unico per il Pra (Pubblico registro automobilistico). Il governo accelera per rendere operatva la norma della legge di Stabilità che prevede l’unificazione delle banche dati di Aci e Motorizzazione. Per raggiungere l’obiettivo serve un decreto ministeriale del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi a cui si sta lavorando in queste settimane. “Si tratta di una rivoluzione che serve al Paese”, ha detto il ministro.
Il provvedimento doveva essere firmato entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di Stabilità, all’inizio di marzo. Ma il cambio di governo ha probabilmente frenato il passo. Adesso, dopo le parole di Renzi sulla razionalizzazione di Aci e Motorizzazione, i tempi potrebbero essere maturi.
Ad oggi il database delle Motorizzazione costa 23 milioni l’anno mentre il registro gestito da Aci circa 39.
Ma non tutti i nodi sono sciolti. A partire dal primo, il più intricato: chi gestirà il registro unico? L’Aci si è candidata. Per il presidente Angelo Sticchi Damiani, potrebbe farlo a costo zero perché, ha spiegato, “l’Aci non grava nemmeno per un euro sul bilancio dello Stato”. Questo perché per la gestione del Pra incassa una tariffa, che vale circa 190 milioni di euro l’anno, che viene pagata dagli automobilisti e non invece una tassa.
In realtà cambia poco, perché Renzi nel suo ultimo discorso non ha parlato di riduzione di oneri solo per i contribuenti ma per i cittadini in generale. Insomma, anche le tariffe sono ricomprese. Lo stesso Carlo Cottarelli, il commissario alla spending review, aveva indicato quale mission del ministero per le infrastrutture e i trasporti “la riforma dell’Aci-Motorizzazione Civile”.
Anche la Motorizzazione, governata dalla Direzione trasporti terrestri del ministero, sarebbe interessata a prendere la gestione del Pra. Dalla sua ha qualche carta da spendere. La Motorizzazione di fatto rappresenta il pubblico, l’Aci, invece, vive in una condizione “ibrida”. Da un lato eroga servizi pubblici dall’altro lato si confronta sul libero mercato, dalle assicurazioni all’informatica, con una miriade di società controllate.