Il processo costituzionale telematico è realtà. Da oggi, con il servizio e-Cost, scompare ufficialmente la carta e gli atti di tutti i nuovi giudizi diventano digitali. La nuova piattaforma è raggiungibile all’indirizzo ecost.cortecostituzionale.it e consente ai protagonisti dei giudizi di costituzionalità – avvocati, Avvocatura dello Stato, giudici, Regioni e tutti i soggetti che a qualunque titolo possono promuovere giudizi, costituirsi o intervenire davanti alla Corte costituzionale – di depositare e scambiare atti e documenti in modalità telematica. Sul sito della Corte costituzionale, nella sezione e-Cost, sono disponibili una “Guida per l’utente” e un video di presentazione.
Un mese fa la pubblicazione in Gazzetta delle nuove norme
La pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle nuove Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, entrate in vigore oggi, erano state pubblicate in Gazzetta ufficiale lo scorso 3 novembre. La notizia ha rappresentato un passaggio storico: con le nuove norme, infatti, il giudizio costituzionale abbandona il vecchio “modello cartaceo” e passa alla totale digitalizzazione degli atti processuali. Insieme alle Norme integrative, era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale anche il decreto del Presidente della Corte costituzionale del 28 ottobre 2021, con le regole tecniche di funzionamento del processo costituzionale telematico.
“Sono particolarmente soddisfatto per la conclusione di una riforma avviata dai miei predecessori, Giorgio Lattanzi e Marta Cartabia, che fa fare un importante passo avanti alla giustizia italiana – aveva commentato il presidente della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio.