Porta la data di ieri, 3 novembre, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle nuove Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, che entreranno in vigore il prossimo 3 dicembre e che si applicheranno ai giudizi incardinati da quella data. Si tratta di un passaggio storico: con le nuove norme, infatti, il giudizio costituzionale abbandona il vecchio “modello cartaceo” e passa alla totale digitalizzazione degli atti processuali.
Sulla piattaforma deposito e scambio di atti digitalizzati
La piattaforma e-Cost (raggiungibile, a partire dal 3 dicembre, all’indirizzo ecost.cortecostituzionale.it) consentirà ai protagonisti dei giudizi di costituzionalità – avvocati, Avvocatura dello Stato, giudici, Regioni e tutti i soggetti che a qualunque titolo possono promuovere giudizi, costituirsi o intervenire davanti alla Corte costituzionale – di depositare e scambiare atti e documenti in modalità telematica. Insieme alle Norme integrative, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale anche il decreto del Presidente della Corte costituzionale del 28 ottobre 2021, con le regole tecniche di funzionamento del processo costituzionale telematico.
“Sono particolarmente soddisfatto per la conclusione di una riforma avviata dai miei predecessori, Giorgio Lattanzi e Marta Cartabia, che fa fare un importante passo avanti alla giustizia italiana – commenta il presidente della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio.
Nei prossimi giorni, una Guida all’utilizzo della nuova piattaforma sarà consultabile sul sito web della Corte.