Il Team per la Trasformazione digitale, in scadenza il 16 settembre, continuerà il suo lavoro per un altro anno. La proroga, decisa dalla presidenza del Consiglio, viene annunciata all’Adnkronos dal sottosegretario alla Pubblica amministrazione Mattia Fantinati. “Il giudizio sul loro lavoro è positivo. Dobbiamo confermarlo e daremo una proroga di un anno. Questo perché – spiega – deve andare in linea operativamente con un piano che è triennale”.
Quanto al commissario straordinario Diego Piacentini, alla guida del team, il sottosegretario Fantinati si limita a dire come l’ex top manager di Amazon sia “una persona preparata, con un curriculum riconosciuto in tutto il mondo. Dobbiamo capire cosa voglia fare lui”.
Il piano triennale di lavoro del team, dal 2017 al 209, “prevedeva 67 azioni e 108 obiettivi”, ricorda Fantinati. Di queste azioni ne sono state raggiunte 22, mentre di obiettivi esattamente il doppio, 44. Secondo il sottosegretario, la proroga di un anno è necessaria proprio per far coincidere i tre anni del piano con i lavori del team. Un gruppo di lavoro, prosegue, “che al suo interno, oltre a Piacentini, ha persone di spessore. Penso che possa andare avanti per un altro anno e poi misureremo quanto hanno prodotto”.
Tra i risultati fino a oggi raggiunti c’è l’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, che oggi copre oltre 7 milioni di italiani nei comuni coperti dal servizio e altri 10 milioni con quelli in presubentro. “Si tratta – commenta ancora Fantinati – di numeri positivi”. Quanto alla carta d’identità elettronica, sono 4 milioni quelle emesse, con una copertura della popolazione di oltre il 91%. Numeri elevati per quanto riguarda, poi, la crescita dello Spid: +196% da gennaio 2017, con quasi 2,8 milioni di identità rilasciate. Infine, dice ancora il sottosegretario definendo anche questi “molto positivi”, i risultati raggiunti dal servizio PagoPa, che ha registrato 11 milioni di pagamenti elettronici. “Chiaro che dal punto di vista del cittadino viene percepito poco, perché viene notata solo l’ultima parte. Ma dietro c’è un processo di digitalizzazione e, guardando alla situazione complessiva, molte cose sono state fatte. PagoPa, ad esempio, non è ancora a pieno regime ma il servizio viene utilizzato, funziona ed è destinato a crescere”, conclude il sottosegretario.