“Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza”. È questo il messaggio che sta comparendo in contemporanea su tutti gli smartphone agganciati a cellule telefoniche toscane. Si tratta della prima prova di portata regionale in Italia del sistema IT-alert, messo a punto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, in collaborazione con la Protezione civile regionale, per sfruttare in senso positivo le potenzialità delle nuove tecnologie ed avvisare i cittadini in tempo reale in caso di gravi emergenze, eventi catastrofici imminenti o in corso.
Gi obiettivi del sistema IT-alert
IT- alert è un sistema di allarme pubblico che nasce con l’obiettivo di coprire “l’ultimo miglio” dell’informazione in ambito di protezione civile e raggiungere i cittadini potenzialmente interessati da una situazione di emergenza. Il sistema IT- alert è stato testato su scala locale nel 2022 a Vulcano, simulando un’eruzione, e nella provincia di Reggio Calabria, simulando un terremoto nell’area dello Stretto. Seguiranno altri test di portata regionale in Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna.
Come funziona la sperimentazione
Il messaggio di testo che tutti i cellulari presenti in Toscana dovrebbero ricevere è questo: “Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-Alert.it e compila il questionario”. Il questionario presente sulla pagina che si apre è pensato per raccogliere feedback e perfezionare il sistema dove necessario.
La persona che si trova nella zona interessata dall’avviso automatico non dovrà fare niente, se non leggere il messaggio di allarme che comparirà automaticamente sul suo telefono e lo illuminerà. Il messaggio resterà in primo piano fino a quando non verrà letto.
Questa è una fase di sperimentazione del sistema IT- alert, che durerà fino al 13 febbraio 2024. Nella fase iniziale IT- alert non sarà utilizzato per tutte le tipologie di eventi catastrofici ma solo in caso di maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli), incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, precipitazioni intense.
L’utilizzo di IT- alert è escluso per eventi a elevata incertezza, fortemente localizzati o con un margine assai breve di prevedibilità. Per ogni tipologia di rischio sono in corso di predisposizione indicazioni operative del Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
Cosa succederà a regime
Nei messaggi IT- alert futuri, i cittadini troveranno scritto chi invia il messaggio (per esempio, “Protezione civile“), il motivo per cui è stato inviato (per esempio “Allarme precipitazioni intense”) e le azioni raccomandate con urgenza (per esempio, “Raggiungi aree di emergenza in collina”).
Trattandosi di un’informazione inviata esclusivamente alle persone potenzialmente coinvolte dall’emergenza, si configura come una vera e propria Call To Action, una sorta di attivazione civile che consente ai cittadini di tutelare se stessi e gli altri, assumendo un ruolo di autoprotezione sempre più attivo e consapevole.
I messaggi inviati dal Dipartimento della Protezione Civile contengono informazioni circa lo scenario di rischio e le relative misure di autoprotezione da adottare rapidamente come indicate dalla Campagna iononrischio.protezionecivile.it.
Uno strumento per la tutela dei cittadini
“Grande soddisfazione” è stata espressa dal Consiglio Nazionale Utenti. La presidente Sandra Cioffi, specifica che “questo ci rassicura che presto in Italia potrà essere operativo il nuovo strumento istituzionale di allarme pubblico per un’informazione diretta e tempestiva alla popolazione, tramite telefono, in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti”.
Il Cnu – sottolinea ancora Cioffi – “fin dal suo insediamento si è fortemente impegnato nel sostegno alla realizzazione e messa in campo di questo sistema di allerta della popolazione, previsto anche dal Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, in quanto considerato uno strumento indispensabile per la tutela delle cittadine e dei cittadini”.