Confindustria Digitale è pronta a collaborare con il governo per disegnare la nuova PA. È questo il senso della missiva inviata dal suo presidente Elio Catania al ministro della Semplificazione e PA, Marianna Madia, in cui auspica una collaborazione tra governo e imprese per contribuire a riformare la Pubblica amministrazione, basata su quattro punti ben identificati.
Secondo Confindustria Digitale, per raggiungere gli obiettivi della riforma è necessario ridisegnare i processi della burocrazia per prima cosa identificando i progetti strategici della PA, in grado di rendere più economici ed efficaci i servizi pubblici. Tra questi l’identità digitale, l’anagrafe unica e i pagamenti innovativi verso la PA. Fondamentale anche spingere su interoperabilità delle banche dati e sul fascicolo sanitario elettronico.
Ma per fare questo è necessario definire , secondo punto, una governance più efficace per il digitale con l’istituzione di un Cdo (Chief Digital Officer) a livello centrale, che definisca gli standard di interoperabilità e l’esecuzione dei progetti, un Cdo per ciascuna PA e uno per ogni Regione. Un team di managers , con chiare deleghe, che operando in pieno coordinamento assicuri l’esecuzione e quindi l attuazione delle piattaforme strategiche, dal centro alle periferie.
Infine la formazione e la domanda pubblica. Sul primo fronte Confindustria Digitale auspica il lancio di un programma nazionale di e-leadership per i dirigenti pubblici; sul secondo l’associazione evidenzia la necessità di impostare la domanda pubblica su progetti in grado di valorizzare il contributo dell’industria Ict, in una logica innovativa pubblico/privato, più che necessaria per la gestione di una trasformazione altamente complessa. In questa direzione potrebbe essere utile la creazione di un team guida composto da Confindustria Digitale, cioe’ l’industria Ict, Agid e Consip, ovviamente in piena trasparenza precontrattuale.