Come per le altre grandi innovazioni che hanno costituito lo spartiacque tra passato e futuro, come il petrolio, l’elettricità, l’automobile e il telefono, oggi le infrastrutture e i servizi digitali costituiscono l’inizio di una nuova rivoluzione industriale. Il crescente spostamento dei fondamentali della crescita – dalla produzione di beni materiali a quella di servizi immateriali – determina la centralità della digitalizzazione, rendendo servizi e contenuti semplici, efficienti e di facile accessibilità. La digitalizzazione della Pubblica amministrazione dovrebbe essere fondamento della riforma annunciata perché ci dà l’occasione di rivedere profondamente tutti i processi, aumentarne l’efficienza e introdurre nuovi servizi.
Attraverso questa trasformazione si abilitano modalità innovative di lavoro, una maggiore trasparenza sugli obiettivi e i dati di spesa, l’aumento della produttività, l’ottimizzazione dei costi legati all’utilizzo delle risorse materiali e immateriali, un miglior bilanciamento della vita personale e professionale dei dipendenti e, non da ultimo, una semplificazione della burocrazia per cittadini e aziende. Per accelerare questa trasformazione, in Italia, Ericsson sta lavorando in maniera integrata su mobilità, broadband e cloud, investendo in progetti innovativi, quali la razionalizzazione dei data center e la loro evoluzione in cloud, la gestione degli open data, l’Identità digitale delle persone, il catasto delle infrastrutture del suolo e sottosuolo, i servizi di dematerializzazione e l’Internet delle cose. Il passaggio ad una Pubblica amministrazione digitale, più efficiente e accessibile dal cittadino, rappresenta dunque uno snodo cruciale per lo sviluppo economico del Paese.