Spid, pagamenti elettronici, anagrafe unica, linee guida per i siti e servizi PA e notifica e documenti (alias interoperabilità dei servizi): sono queste le cinque priorità a cui sta lavorando l’Agid. L’Agenzia per l’Italia digitale capitanata da Antonio Samaritani si è data una precisa roadmap per mettere a segno gli obiettivi. Lo ha annunciato lo stesso direttore generale nel corso dell’Italian Digital day di Venaria Reale. “Spid, pagamenti elettronici e anagrafe unica sono le tre grandi rivoluzioni. Linee guida e interoperabilità le due altre leve su cui fare forza per mandare avanti i progetti di Italia digitale”, sottolinea Samaritani il quale auspica “un incontro semestrale con tutti gli addetti ai lavori per far il punto sulle cose fatte e quelle da fare”.
“Lo Spid è l’unico sistema di identificazione degli utenti ai servizi della PA e nella nostra ambizione anche a quelli dei privati. È affidato ai privati e quindi consente di fare un ponte fra pubblico e privato. Abbiamo tre richieste di accreditamento: Telecom Italia, Poste e Infocert. Completeremo l’accreditamento entro dicemnbre, quindi dal primo gennaio 2016 partiamo con le PA pilota”. In campo nella prima fase ci saranno 6 Regioni, Inps, Inail, Agenzia delle entrate e Comune di Firenze – ha annunciato il Dg specificando però “che seguiranno presto anche altri”. 300 i servizi disponibilida subito. “Il nostro obiettivo è creare un campione significativo della complessità e del contesto nazionale. Stiamo lavorando attivamente con il sistema bancario, è coinvolta direttamente Banca d’Italia per agganciare il mondo bancario all’agenda digitale e avere infrastruttura e-commerce”.
Riguardo all’anagrafe unica Samaritani sottolinea che “si sta lavorando alla creazione di un’unica base dati per poter creare nuovi servizi. Siamo pronti con fase pilota. Il 14 dicembre partono i primi due Comuni e poi si apre il roll out per 26 comuni, fra cui Torino, che partiranno in rapida successione. Nel 2016 ci sarà la progressiva digitalizzazione e la sperimentazione ci servirà proprio a testare sul campo i servizi e smussare gli angoli”.
PagoPa la piattaforma per i pagamenti elettronici: “E’ stato creato un hub che collega tutto il sistema bancario e con cui la PA già riceve pagamenti. 600 le PA collegate ad oggi, ancora poche ma sono quelle significative. E 11mila scuole entreanno nel sistema prima dell’anno. Ciascun cittadino potrà usare il proprio sistema per pagare. Abbiamo circa 40 prestatori di servizio attivi, 15 Regioni e Provincie autonome, quindi quasi tutte, e cresciamo quasi del 100% nell’ultimo trimestre per numero di transazioni fatte”, ha detto Samaritani dati alla mano.
Last but not least, linee guida e servizi online. “Bisogna offrire un’unica esperienza utente – ne è convinto il Dg dell’Agid -. Mancano gli standard e logiche di interoperabilità. Vogliamo lasciare a mercato, PA e operatori la possibilità di lavorare rispetto a linee guida che ci consentano di collegare tutto il sistema”.