Oltre 30.000 dichiarazioni dei redditi inserite nel database, di
cui 23.000 convalidate fino ad oggi. All'appello manca solo una
percentuale bassa, che va dal 15 al 20%, mentre "i dati del
2010 per previsioni e statistiche, saranno comunque disponibili
diversi mesi prima rispetto agli anni scorsi". Il consiglio di
amministrazione della Ciscoop, società che gestisce il software
per la dichiarazioni dei redditi, finito nel mirino dei consiglieri
nell'ultima sessione parlamentare dello Stato di San Marino, a
causa dei disservizi informatici, difende l’applicativo
"www.pa.sm".
L'azienda sostiene infatti la validità del nuovo progetto:
"Per la prima volta – spiega la nota – è stato introdotto un
sistema di sicurezza in grado di permettere agli applicativi che
offrono servizi internet di condividere i data base degli uffici
della PA, ciò permetterà di offrire i cosiddetti servizi ai
cittadini e alle imprese".
Diversi i vantaggi offerti: l'autenticazione unica per ciascun
cittadino, la possibilità di integrare i dati a quelli già a
disposizione del Ced statale e permettere il controllo incrociato
delle informazioni, riservatezza dei dati, possibilità di
adeguarsi alle modifiche normative e di effettuare simulazioni sui
rispettivi effetti.
La società IT era finita nel mirino del parlamento locale perché,
a causa dei disservizi, si sarebbero potuti verificare ritardi
nella presentazione delle denunce dei redditi con conseguenze
disatrose sulla programmazione economica. Tanto che l’assemblea
sta valutando la possibilità di deliberare eccezionalmente lo
slittamento a fine agosto della presentazione dei documenti.