Nel Lazio niente aggiornamento delle tariffe dei ticket, previste
dalla manovra di governo. "Colpa" – se così si può dire
– del sistema informativo che ancora non è stato aggiornato con il
surplus di 10 euro stabilito per le visite diagnostiche e
specialistiche. Questa mattina a Roma, negli ambulatori e nei Cup,
molti cittadini sono rimasti sorpresi di non dover pagare la
sovrattassa agli sportelli.
Secondo la prassi, spetta infatti alla Regione Lazio emanare una
disposizione ufficiale pre avviare l'iter di aggiornamento dei
sistemi informativi con la maggiorazione e stabilire le specifiche
modalità di riscossione dei ticket.
Asp-LazioSanità, l'ente che si occupa dell'aggiornamento
del sistema, fa sapere che le nuove tariffe verranno registrate a
partire dal 1 agosto 2011, così come previsto dai protocolli, per
le prestazioni erogate nel mese di luglio. Per la gestione delle
prenotazioni e dei pagamenti delle prestazioni ambulatoriali da
parte dei singoli cittadini, saranno le singole strutture
erogatrici e, per i presidi pubblici, il sistema Recup non gestito
da Laziosanità, ad adeguare le tariffe al nuovo sistema.
Il Tribunale dei diritti del malato pone l'accento sulla
mancata informazione circa la possibilità di pagare la tassa anche
tramite canali alternativi allo sportello. "Quando nel Lazio
viene effettuata la prenotazione di una visita specialistica, la
Lait dovrebbe, secondo gli accordi con la Regione, inviare una
lettera ai pazienti informandoli che si può pagare il ticket anche
presso i tabaccai, attraverso il sitema Lottomatica – spiega
Giuseppe Scaramuzza, presidente del Lazio del Tribunale dei Diritti
del Malato-Cittadinanzattiva – Nella gran parte dei casi questo non
succede. Questo disservizio della Lait provoca code e disagi senza
semplificare le cose".