Identificare nei primi cento giorni di attività del nuovo governo, attraverso una consultazione, le 100 procedure da eliminare o ridurre utilizzando la digitalizzazione. E’ quanto propone l’Agenda digitale preparata da Scelta civica guidata la premier Mario Monti, che ne aveva anticipato i punti salienti in un intervento pubblicato sul Corriere delle Comunicazioni e, successivamente, in un‘intervista pubblicata sul nostro sito.
“Vogliamo utilizzare l’Ict (Information and communication technology) – si legge nel documento programmatico- per fare risparmiare la Pubblica amministrazione ma anche le aziende e le famiglie, creando concorrenza, eliminando la burocrazia, snellendo le procedure”.
Di qui la proposta da attuare nei primi cento giorni della prossima legislatura, con l’obiettivo anche di “aumentare la trasparenza, migliorare l’accesso alle informazioni, permettere i confronti e responsabilizzare le persone e le istituzioni anche grazie all’introduzione di un principio generale di trasparenza assoluta della pubblica amministrazione, secondo il modello del Freedom of information act degli Stati Uniti e del Regno Unito”.
E’ infatti necessario, sottolinea ancora Scelta civica, “incentivare la partecipazione”, perché “la gente comune è troppo lontana dallo Stato che sente lontano. Dobbiamo avvicinarli. Da terzi dobbiamo metterli in condizione di rendersi parte attiva e diligente di uno sforzo corale che il Paese deve fare, una dimensione concreta alla ‘cosa comune’, per percepirla come bene comune e contribuire a conservarla e migliorarla, nelle sue varie forme, tramite opportuni servizi e piattaforme abilitanti il volontariato, i servizi civici, la collaborazione con lo Stato”.
L’Agenda digitale va poi inserita guardando all’obiettivo più generale di “creare crescita. Direttamente e indirettamente ne è il risultato, è il Graal, quel che tutti vorrebbero ma che è così difficile da creare se non si agisce allo stesso tempo per avere uno Stato e un sistema economico più efficienti, trasparenti e partecipati. In poche parole, competitivo”.