Il Lazio aderisce al Piano nazionale scuola digitale. La Giunta Polverini ha approvato lo schema di accordo operativo tra Regione Lazio, ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Ufficio scolastico regionale del Lazio per affiancare il Miur nell’implementazione del programma. “Si tratta di una importante sinergia – dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – che dà piena attuazione al Piano nazionale scuola digitale predisposto dal Miur per la trasformazione degli ambienti di apprendimento scolastico attraverso l’uso quotidiano delle tecnologie informatiche, in linea con lo spirito e gli obiettivi dell’Agenda digitale italiana. In questo modo potremo dotare le aule scolastiche di ogni ordine e grado di kit tecnologici composti da lavagna interattiva multimediale, videoproiettore integrato e di personal computer per ogni studente”.
La Regione Lazio ha stanziato circa 300 mila euro per il 2011 e 900 mila euro per il 2012 ad integrazione dello stanziamento del Miur di 2 milioni e 922 mila euro assegnati al Lazio tenendo conto della popolazione scolastica, ai quali si andrà ad aggiungere una quota premiale, ancora non definita, poiché il Lazio è una di quelle Regioni che ha previsto uno stanziamento corrispondente ad oltre il 40% di quello statale.
“La Giunta Polverini sostiene fortemente il settore scolastico – aggiunge l’assessore all’Istruzione della Regione Lazio, Gabriella Sentinelli – e con questo accordo, che definisce degli impegni di ciascuna amministrazione, saremo in grado di accelerare il raggiungimento del complesso obiettivo di portare la scuola al passo con i tempi, modificando gli ambienti di apprendimento, favorendo la trasformazione del modello organizzativo-didattico, superando quello tradizionale dello spazio/tempo a scuola e a casa e garantendo la piena funzionalita’ delle scuole di montagna e delle isole del Lazio”.
Due linee di intervento previste nell’accordo: l’Azione Lim per assegnare un kit tecnologico agli istituti scolastici statali del territorio che ne facciano richiesta, dando priorita’ alle Istituzioni scolastiche che non li abbiano già acquisiti con finanziamenti pubblici; l’Azione Cl@sse 2.0, attraverso la quale dare priorità alle Istituzioni scolastiche secondarie di II grado e alle scuole di ogni ordine e grado già candidate all’Azione Cl@asse 2.0, ma escluse per carenza di finanziamenti.