“Un tablet per ogni banco a scuola? Ci vorrà del tempo, ma credo che ci si arriverà, probabilmente in 5-6 anni”. Cosi’ il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, al programma di Radio2 “Un giorno da pecora”, condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.
“Stiamo cercando di aiutare la scuola a fare quel salto negli strumenti”, ha spiegato la Giannini, aggiungendo che “la base culturale è solida e questo è un processo che in Italia deve essere ancora completato”. Vale a dire “ci sono Regioni che hanno messo in atto buone pratiche, si tratta di una realtà diffusa in cui si sono fatte scelte importanti di investimento e fiducia verso le scuole”.
Tornando al tema dei tablet, per il ministro è uno strumento “utile a certi livelli di scolarità, ma i bambini della scuola primaria possono usare molti strumenti, è meglio che li alternino”. E quanto al telefonino in classe, “non si può usare – ha detto il ministro – Il telefonino, se usato con parsimonia, ci collega col mondo, ma non va usato in classe”. Ma senza che per questo debba essere consegnato prima delle lezioni: “Consegnarlo prima è una censura del comportamento, la scuola deve educare lo studente a far si’ che si accorga che in quel momento il telefonino non si usa”, ha detto la Giannini.