“La scuola è pronta a un rinnovamento forte e quindi è necessaria un’accelerazione”. Lo ha detto il ministro dell’istruzione Francesco Profumo a Torino, a margine della presentazione di un progetto sulla sicurezza nelle scuole. Secondo il ministro, con l’invio delle tracce dell’esame di maturità via internet “abbiamo avviato un processo interessante che ha dato un primo risultato di quanto il Paese sia pronto, di quanto lo siano i ragazzi e di quanto lo sia la comunità della scuola rispetto a un’innovazione profonda”.
“La modalità con cui viene trasferita la conoscenza non può essere solo quella tradizionale della formazione ex cathedra. I ragazzi – ha concluso il ministro – oggi sanno trovare le informazioni, ciò che qualche volta manca loro è senso critico e capacità di organizzarle ai fini per cui devono essere utilizzate. Credo che la scuola abbia bisogno di fare una riflessione complessiva a questo proposito”.
Nei giorni scorsi, proprio la questione del plico telematico, aveva visto scendere in campo l’ex ministro della PA e Innovazione, Renato Brunetta, che accusava Profumo di “ingratitudine”. “Il titolare dell’Istruzione si sia dimenticato di ricordare come è stato possibile tutto questo, ovvero attraverso la Pec (Posta elettronica certificata), che fu una delle novità più importanti introdotte dalla riforma Brunetta varata dal governo Berlusconi – precisava in una nota diffusa lo scorso 21 giugno – Il ministro Profumo ha mancato un po’ di stile, ma visto quanto è stato fatto (o meglio, annunciato) finora dal governo tecnico, è inutile aspettarsi qualcosa di diverso”.