LA FIERA

“Se cambia la PA, cambia l’Italia”: taglio del nastro per Forum PA 2016

Oggi il convegno inaugurale della fiera dedicata alla Pubblica amministrazione. Il presidente di FPA, Carlo Mochi Sismondi: “Bene la riforma del governo, ora occupiamoci di attuarla”. Spid, Foia e sharing economy sotto i riflettori

Pubblicato il 24 Mag 2016

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Taglio del nastro per Forum PA 2016. È partita oggi a Roma, presso il Palazzo dei Congressi, la 27esima edizione dedicata all’innovazione della PA. Il partecipatissimo convegno inaugurale è stato aperto dal presidente di FPA, Carlo Mochi Sismondi, che ha introdotto il keynote speech di Jeremy Rifkin alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e di Matteo Ricci, vicepresidente Anci. All’evento hanno partecipato anche i big dell’Ict: Emc, Microsoft, Tim, Hpe e Poste Italian.

“Il nostro slogan di quest’anno è sul cambiamento, il paese non può cambiare se non cambia anche la Pubblica Amministrazione – ha fatto notare Mochi Sismondi – si cambia solo con le gambe di uomini e donne che lavorano della Pubblica Amministrazione, negli uffici, non si può negare, c’è oggi una situazione di malumore, sono sette anni di contratti bloccati, si fa vedere solo l’1% dei furbetti del cartellino e non il 99% dei dipendenti che lavorano, gli stipendi sono più bassi degli altri paesi europei, c’è bisogno di una cura delle riforme ma con un’attenzione alle persone, le leggi da sole non possono bastare, le leggi abilitano ma poi serve una cura, un’attenzione al cambiamento che è di tutti i giorni. Le riforme che sta facendo il governo sono estremamente ambiziose – ha concluso il presidente del Forum PA – da questo Forum chiediamo cura e accompagnamento costante delle riforme”.

A fronte delle sfide sempre più complesse che la PA si trova ad affrontare, non basta dunque solo migliorarne i livelli di funzionamento e l’efficacia dell’operare, ma è anche necessario immaginare, sperimentare ed introdurre nuovi modelli operativi capaci di superare e sovvertire l’approccio, ancora prevalente, di natura burocratica e verticale. Al centro di questa riflessione ci sono i temi legati alla condivisione (amministrazione condivisa), alla rete (“governo con la rete”), alla trasparenza (open government e open data), alla collaborazione (Stato partner). Jeremy Rifkin, economista, attivista e saggista, partendo dal suo ultimo libro “La società a costo marginale zero” ha concentrato il suo speech sui temi inerenti l’innovazione, l’economia collaborativa, il ruolo dell’amministrazione pubblica in una società ibrida in cui la produzione sarà in buona parte diffusa e basata sul “Commons collaborativo”.

“Non abbiamo capito la portata di questa crisi, dobbiamo agire subito – ha subito detto Rifkin – La crisi economica è di lungo periodo ed è accompagnata da una crisi più grande”. Secondo l’economista il Pil “sta rallentando in tutto il mondo, la produttività è in calo ovunque da vent’anni e la disoccupazione alta soprattutto tra i giovani millenials”. E anche per il futuro “la crescita sarà lenta”, ha previsto.

E in questo contesto Internet può rappresentare la chiave dio volta per entrare in una nuova dimensione dell’’economia, più giusta e più efficiente. “Internet è la nuova rivoluzione industriale, nel mondo ci sono 3 miliardi di persone collegate alla rete, l’Internet delle cose ci porterà alla terza rivoluzione industriale”.

Per Rifkin “dal digitale arriverà una rivoluzione nella produzione di conoscenza, e le prossime tre generazioni saranno in grado di affrontare la parte oscura della rete”.

L’edizione 2016 sarà ricca di appuntamenti anche nei prossimi giorni con oltre 150 eventi, tra convegni, focus e workshop, e oltre 40 sessioni di formazione gratuita all’interno dello spazio Academy.

La manifestazione è dedicata quest’anno al percorso verso una PA “agile” per una crescita “inclusiva”, come dettano gli ultimi impegni dei Paesi Ocse. Tre le macro aree sulle quali si articoleranno le tre giornate, tutte attraversate dal tema del cambiamento, delle trasformazioni tecnologiche epocali che costringono la PA non solo ad un cambio di strumenti, ma anche ad un radicale “salto di paradigma” che va oltre la digitalizzazione dell’esistente, per la costruzione di una Pubblica Amministrazione adeguata ai cambiamenti del Paese.

L’attenzione al digital e ai nuovi strumenti tecnologici in grado di garantire una gestione più efficiente della PA è dimostrata anche dalla seconda edizione della “FORUM PA Call4ideas”, l’iniziativa lanciata da FPA a inizio aprile per selezionare i progetti imprenditoriali più interessanti ed innovativi che propongono tecnologie e soluzioni per la Pubblica Amministrazione. La scadenza per candidarsi è stata prorogata all’8 maggio, l’invito è rivolto alle start up e a gruppi di lavoro italiani e dei Paesi Ue. Un settore, quello delle start up hi-tech, che è in Italia in costante crescita per ammontare di investimenti (133 milioni di euro nel 2015 secondo l’Osservatorio Startup del Politecnico di Milano), anche se ancora in forte ritardo rispetto ad altri paesi europei come Francia, Germania e Spagna. Le 12 migliori soluzioni candidate alla Call verranno presentate a FORUM PA 2016 in un evento dedicato (26 maggio ore 9.30) e potranno incontrare i potenziali buyer o investitori. Tutte le soluzioni saranno comunque pubblicate sul sito FORUM PA Challenge. “FORUM PA Call4ideas” è promossa da FPA in collaborazione con Startupbusiness, la testata dedicata all’ecosistema startup del gruppo Digital360, PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano, Camera di Commercio di Roma e Partners4Innovation.

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