L’Emilia Romagna accelera sul taglio alle partecipate così come previsto dalla riforma Madia. La prossima fusione tra due in house è al centro del dibattito della commissione Bilancio, Affari generali e Istituzionali della Regione: il riordino delle partecipate previsto dal un progetto di legge regionale prevede l’incorporazione di Cup2000 (che si occupa di sanità digitale) in Lepida (attiva nel campo dei servizi telematici). La fusione – come fanno sapere dalla Regione – farà nascere una società unica specializzata sul digitale.
I dettagli dell’operazione sono stari resi noti in commissione dall’assessore all’Organizzazione Emma Petitti. La stessa commissione ha già convocato un’udienza conoscitiva il 20 febbraio per sentire il parere degli stakeholders. Una seconda fusione riguarderà le società Aster Scpa (che si occupa di ricerca industriale) ed Ervet Spa (agenzia di sviluppo territoriale).
Secondo quanto previsto dalla riforma Madia dovranno essere eliminate le in house che non riguardano servizi d’interesse generale, con fatturati minimi nel triennio precedente, sotto i 500mila fino al 2019 e sotto il milione a partire dal 2020, o con più amministratori che dipendenti. Nel caso di partecipazioni regionali o delle Province autonome di Trento e Bolzano, una deroga permette l’esclusione di singole società dall’ambito di applicazione della disciplina con provvedimento motivato del Presidente della Regione o della Provincia.
Anche la tipologia di società da tagliare viene ridotta: le PA possono acquisire o mantenere partecipazioni in aziende che producono energia da fonti rinnovabili, servizi di interesse economico generale fuori dall’ambito territoriale della collettività di riferimento, a pattto che ottengano l’affidamento del servizio tramite gare pubbliche.