Un piano ad hoc per l’innovazione in Regione. Lo ha elaborato
l'assessorato per l'Economia delle Regione Sicilia con
l’obiettivo, si legge in una nota, "di riorganizzare ed
ammodernare tutto il sistema dell'amministrazione regionale,
centrale e periferica, secondo principi di trasparenza, efficienza
e semplificazione”.
Il Piano per l'innovazione tecnologica della Regione (Pitre),
realizzato con la collaborazione di un gruppo di esperti
provenienti dall'università, dalle professioni, dal mondo
dell'informatica, sarà esaminato nei prossimi giorni dalla
commissione Bilancio e Finanze dell'Ars che esprimerà il
proprio parere; successivamente sarà emanato il decreto dal
presidente della Regione.
“Pitre è l'acronimo che simbolicamente intende collegare
l'innovazione con l'identità siciliana, – prosegue la nota
– nel presupposto che la Sicilia può costruire una nuova frontiera
partendo dalle proprie radici. Richiama anche la figura del grande
studioso, Giuseppe Pitrè, che cento anni fa avviò
all'Università di Palermo il primo insegnamento al mondo di
Storia delle tradizioni popolari ed aprì il museo in quattro
stanze di un ex convento in via Maqueda che ospitava la Scuola
dell'Assunta”.
“Attraverso la digitalizzazione – spiega l'assessore Gaetano
Armao – si potrà modernizzare l'amministrazione siciliana
contrastando l'inefficienza, la corruzione e la pressione
mafiosa e permettendo a cittadini ed imprese di verificare lo stato
di attuazione delle procedure, il rispetto della cronologia
nell'esame dei documenti”.
La Sicilia è la prima Regione italiana che ha recepito il Cad
nell'ambito di una riforma amministrativa che la pone
all'avanguardia nel sistema amministrativo del nostro Paese.
Attraverso procedure digitali ed informatizzate, infatti, si può
verificare in ogni momento lo stato di avanzamento dei procedimenti
amministrativi, la cronologia dei movimenti e della presentazione
di istanze e documenti, la veridicità delle attestazioni.